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“FINIS AFRICAE”

La prima performance teatrale che si presenta come un giallo drammatico

di admin • Pubblicato il 08 Febbraio 2017 18:08:03Musica e Cinema, Teatrando

Il titolo della commedia rappresentata a Novembre al teatro Giuseppetti di Tivoli, si riferisce in particolare ad una segreta sezione appartenente ad una biblioteca monastica del Nord Italia.  La performance teatrale si presenta come un giallo drammatico che riprende diverse opere letterarie. La vicenda è ambientata nel mese di novembre dell’anno 1327; il ragazzo Adso da Melk si reca in un’abbazia dell’Italia settentrionale come segretario del dotto francescano Guglielmo da Baskenville. Nel frattempo il monastero subisce diverse morti inspiegabili e ben presto si scoprirà che quei delitti provengono dalla biblioteca…Inoltre le vittime sono cosparse,sulle mani e sulla bocca,di una sostanza apparentemente nera velenosa poiché si ricollega alla sparizione di una fialetta contenente un veleno giallastro.Infine si scopre che tutti gli omicidi sono stati causati dall’ex bibliotecario Jorge de Burgos,divenuto cieco all’età di 40 anni.Egli compie questi atti incoscienti perché convinto della pericolosità de ‘Il libro di Aristotele’, il quale porta, secondo lui, al danneggiamento della cristianità.Scoperto l’uomo rinuncerà alla propria vita ingerendo alcune pagine contenenti il veleno e di conseguenza,impedendo la diffusione del libro. Inoltre darà fuoco alla biblioteca e le strade dei’detective’ si divideranno per sempre.
Il tema fondamentale è sicuramente quello della cristianità, infatti Jorge agisce secondo i propri rigorosi ideali attenendosi costantemente alla religiosità.La finalità principale della rappresentazione è quella di alimentare e stimolare gli spettatori a risolvere un’enigma misterioso. Nella narrazione si contrappongono due epoche differenti:da un lato, il periodo del Medioevo,fedele ai dogmi cristiani;dall’altra una mentalità del tutto innovativa basata sul ricercare una verità certa,che anticipa un metodo scientifico che non tarderà ad affermarsi.La scena si apre con il dettagliato discorso dell’autore che parla brevemente della trama e dell’alternanza di episodi cinematografici ad attimi teatrali ed a giochi d’ombre.Lo spettacolo teatrale si conclude con l’epilogo di Adso che confessa il desiderio di voler conoscere il nome della sua amata.Inoltre ‘chiede’ al Signore di proteggere il suo maestro Guglielmo. La storia è strutturata in un unico atto principale.Profonda è la scena in cui Adso incontra una ragazza della quale se ne innamora perdutamente.Poco dopo appariranno le ombre dei due che si scambiano un bacio.Cruda è la scena degli ultimi attimi della vita di Jorge che sacrificherà la propria esistenza insieme alla biblioteca infuocandola con una candela.Gli episodi sono disposti secondo un ordine cronologico e preciso.
I protagonisti chiave sono due: Adso,che prova profonda ammirazione verso il suo maestro,è un novizio benedettino.E’ il simbolo dell’innocenza.Guglielmo,frate francescano che possiede grande conoscenza e cultura che gli permette di agire giustamente.
I personaggi secondari sono Salvatore: Monaco gobbo che parla una lingua mista, personaggio strambo interpretato da Stefano de Santis. Berengario, giovane aiuto bibliotecario interpretato ugualmente dall’attore Stefano. Severino è un’erborista dall’aria giocosa e divertente,parla un dialetto napoletano,sarà una delle vittime dell’abbazia. Gli attori hanno utilizzato un linguaggio comprensivo e facile per coinvolgere maggiormente gli spettatori. Sono presenti diversi monologhi come ad esempio la scena in cui Adso comunica tra sé e sé riferendosi alla fanciulla,il suo terribile errore.Si trovano sul palco diversi oggetti scenici come le lanterne,le pergamene,le panche utilizzate per diversi usi e i leggii. Caratteristico è l’uso di colori e fumi soffusi che accentuano il mistero e la drammaticità della storia.I costumi sono molto semplici,privi di decorazioni, attenenti all’epoca storica. L’unico ad avere un abito diverso’di colore panna’è il dotto Guglielmo.
E’ riuscito bene l’intervento nel coinvolgere il pubblico rendendolo partecipe grazie ai dialoghi semplici ed alle divertenti battute. I personaggi di grande abilità e bravura, sono riusciti a trasmettere pienamente le proprie emozioni creando una certa empatia con i ragazzi.

Conti Giovanna, Schicchi Ginevra 3 F