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La sveglia del gallo

di admin • Pubblicato il 20 Dicembre 2017 17:54:00Favolando

C’era una volta in una fattoria un gallo, deriso da tutti gli altri animali che lo prendevano in giro ripetendo:” Non servi a niente!!!! Becchi il grano dalla mattina alla sera e non sei capace neanche di fare le uova!!!”. Il povero gallo soffriva molto e si sentiva inutile in quella fattoria dove ognuno dava il suo contributo. Aveva una grande voglia di riscatto e di far vedere a tutti quanti valesse. Pensava e ripensava ma non trovava il modo per farlo. Finché un bel giorno ebbe un’idea: decise che non avrebbe più sprecato la sua squillante voce per svegliare quegli animali ingrati. E così fece…Da quel momento la sveglia mattutina non c’era più e gli animali iniziarono a svegliarsi sempre tardi e a non avere più regole. Ma questo era niente in confronto al pericolo che presto li avrebbe colti di sorpresa.  All’ alba di una fredda mattina invernale, il lupo affamato si avvicinò alla fattoria e vedendo tutti gli animali ancora addormentati, decise di farne un sol boccone. Il gallo accortosi di quanto stava per accadere, iniziò a cantare a squarciagola, come non aveva mai fatto prima, così da svegliare ed allertare i suoi compagni di sventura. Il primo a svegliarsi fu il cane che vedendo il lupo in agguato cominciò ad abbaiare, a quel punto si svegliarono anche i cavalli, le mucche e i maiali che, rendendosi conto del pericolo, unirono le loro forze per respingere il lupo. Fu così che il feroce animale si ritirò con la coda tra le gambe rinunciando al suo succulento pasto. Dal quel momento tutta la fattoria capii che solo restando uniti si può vincere il nemico è che ogni singolo può dare il suo piccolo ma sempre utile contributo alla società, fosse pur solo una sveglia mattutina. Morale: L’unione fa la forza. “Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia 💧 nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe”. (Madre Teresa di Calcutta). 

Bruschi Beatrice,1F