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100 anni di Gianni Rodari

di admin • Pubblicato il 16 Gennaio 2020 19:45:14Osservatorio sul mondo

Nell’ottobre del 2020 ricorrono cent’anni alla nascita di Rodari, un numero che ci lascia increduli, per chi lo conosce attraverso i suoi libri. Da decenni raccontano ogni giorno una realtà sempre attuale. I suoi libri descrivono lucidante sentimenti ancora veri nella loro semplicità geniale. Sono insomma storie moderne incarnate in una forza “classica” universale, eterna e perfetta. Precisamente l’anniversario si festeggia il 23 Ottobre 2020, ma il cauntdown è già iniziato dal 23 Ottobre 2019. Infatti Gianni Rodari morì il 23 Ottobre 1920 e, il 19 Aprile 1980, hanno allestito il cantiere con una serie di nuove, preziose edizioni e mostre dei migliori artisti che hanno illustrato i libri dell’autore “Grammatica della fantasia”, in allestimento in Italia e all’estero. Proprio per questo il libro di Rodari, pubblicato nel 1973, è diventato un punto di riferimento.

Rodari nasce il 23 ottobre 1920 a Omegna sul lago d’Orta. Era un bambino con una corporatura minuta e un carattere piuttosto chiuso che non lega con i coetanei. E’ molto affezionato al fratello Cesare mentre, a causa della notevole differenza d’età e poco in confidenza con il fratello Mario. Mentre il padre Giuseppe muore di bronco polmonite quando Gianni aveva solo 10 anni. In seguito a questa disgrazia, preferisce tornare a Gavirate il suo paese natele. Il 5 Agosto 1931 fa richiesta ed entra nel seminario per frequentare il Ginnasio. Conclude l’anno a Varese ed infine entra nelle scuole magistrali. Nel 1937 abbandonò gli studi per presentarsi alla sessione estiva così ottenendo un anno. A partire dal 1935 Rodari militava nell’Azione Cattolica. Nel dicembre dello stesso anno svolge già la funzione di presidente. Nel 1939 si iscrive all’università cattolica di Ricano dove inizia ad insegnare come supplente. Un periodo per lui molto difficile è stato quando avviene il lutto dei suoi due amici: Nino Bianchi e Amedeo Marvelli. Subito dopo lascia il partito fascista ed entra a far parte del partito comunista. Gianni Rodari morì il 23 Ottobre 1920.


Ecco alcuni libri che ha scritto….
Venti storie più una Questo libro racconta la storia di un Oste che cambia lavoro e decide di fare il monumento vivente, una ragazzina che non vuole crescere, un imperatore che da via tutte le chitarre, perché non sa suonare…questi sono alcuni personaggi di venti storie più una. In queste storie gli oggetti prendono vita, e niente è come sembra, perché realtà e fantasia si fondono costantemente.
Una delle tante storie che abbiamo scelto di raccontarvi è quella di Teresin che non cresceva. Teresin era una bambina felice, dolce e spenzierata, con un fratellino di nome Anselmo. Un giorno il padre dovette andare in guerra. Passò un po’, e, la mamma e la nonna dovettero dare la notizia che il padre era morto. Teresin infelice decise che non voleva più crescere, perchè il mondo era troppo ingiusto. Mentre tutte le amiche e il fratellino di Teresin crescevano, lei rimaneva sempre piccola infattin la chiamavano “Teresin che non cresceva”. Un giorno la mamma si sentì male e andò all’ospedale. Solo in quel momento Teresin decisa di crescere, per aiutare la nonna oramai troppo anziana. La nonna nei giorni seguenti morì, lasciando soli Teresin e Anselmo. Teresin fu costretta a crescere ancora di più, fino a diventare come le sue amiche, perché era lei a dover pensare a tutto. La mamma tornò, felice di rivedere i suoi figli cresciuti. Un girno in città arrivò un brigante e iniziò a minacciare i popolani di bruciare le loro case se non gli avessero dato 1 Kg d’oro. In quel momento solo Teresin si fece avanti per dimostrare il coraggio e la sua maturità crescendo come gigante. Si avvicinò al brigante, lo prese e lo mise sul campanile ad aspettare la polizia. Dopo questa azione Teresin decise di ritornare alla sua statura normale, di nuovo felice per quello che aveva fatto.

La Freccia azzurra
Questo libro è un libro per bambini, scritto da Gianni Rodari e pubblicato per la prima volta nel 1954. E’ la mattina dell’epifania: la Befana tira fuori dalla soffitta la Freccia azzurra, un treno elettrico per esporlo nella vettrina della sua bottega. Il macchinista, il capostazione e gli altri giocattoli della vetrina si animano, quando vedono davanti a esse un bambino, che essendo molto povero non può permettersi di comprare nulla e se ne va dopo essere stato cacciato dalla befana, dato che sua madre non ha pagato i giocattoli dell’anno scorso. Tutti i giocattoli decidono appunto di fuggire dal negozio per ragguingere Francesco, con l’aiuto di Spicciola, un cane giocattolo, sfuggendo alla vista befana. Da qui inizierà un’avventura che si concluderà con una vittoria.

Favole al telefono 
Le favole raccolte,o per meglio le fiabe, sono nate “dallo scontro di due parole, da errori di ortografia, da giochi di parole”. Il protagonista il ragionier Bianchi di cognome Tizio Caio e Sempronio, di Varese, rappresentante farmaceutico in giro per l’Italia condannato a un settimanale pendolarismo, interrotto la domenica. Ogni sera alle nove in punto, racconta una favola al telefono alla figlioletta che non riusciva a dormire. Le storie toccavano il cuore, al punto tale che le centraliniste interrompevano il loro lavoro per ascoltare.

Il giovane gambero
Un giorno un gambero decise di imparare a camminare in avanti. Dopo molto lavoro ci riuscì ma il padre e la madre contrari lo cacciarono di casa. Lui iniziò girare il mondo è un giorno incontrò un gambero che aveva avuto la sua stessa idea. Il gambero però gli disse che era meglio ritornare a camminare come tutti i gamberi così non sarebbe stato emarginato a vita. Il giovane però caparbio decide di continuare la sua missione in giro per il mondo.

Bruschi Beatrice, Pacifici Iris, Rossi Ludovica 3F


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