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Iperconnessi

di admin • Pubblicato il 30 Maggio 2020 15:26:09Navigare sicuri: Internet la sicurezza in rete

Il 16 Ottobre 2018 è andata in onda la trasmissione televisiva Presa Diretta, “Iperconnessi” di Riccardo Iacona. Il tema affrontato è quanto lo smartphone ha modificato la nostra vita.

Siamo noi a possedere lo smartphone o è lui a possedere noi?”. 

È così che il giornalista inizia a raccontare il lato oscuro del rapporto con il nostro cellulare e a mettere in evidenza alcune abitudini di cui non ci rendiamo conto ma che danneggiano profondamente sia la nostra mente che il nostro corpo.
Non ci rendiamo conto del tempo che trascorriamo con il nostro telefono: lo tocchiamo circa 2917 volte al giorno, siamo su internet in media 6 ore al giorno, lo portiamo con noi ovunque, mentre guidiamo, mentre camminiamo, (ogni anno muoiono 250000 persone per incidenti causati dalla distrazione dovuta al telefono), quando siamo insieme agli amici.
Già alcuni anni fa tra tv, computer, console ecc. i giovani passavano intere giornate davanti agli schermi. Con l’arrivo dello smartphone la situazione è peggiorata; ormai il nostro migliore amico non è più il cane ma è il cellulare, non chiediamo più indicazioni alle persone ma usiamo lo smartphone, le lettere sono passate di moda, ora ci inviamo messaggi virtuali.
L’aspetto più preoccupante è che questa abitudine sta modificando il nostro cervello e il nostro corpo: i test e le ricerche effettuati dimostrano infatti che lo smartphone riduce le nostre risorse cognitive e la capacità di risolvere problemi complessi; inoltre sta modificando la nostra postura, diventeremo tutti gobbi!
Questi argomenti sono stati affrontati anche dal medico e psichiatra Manfred Spitzer, nel libro Solitudine digitale, il quale ha messo in evidenza le malattie causate dal cellulare, soprattutto nei ragazzi.

In particolare, sono elencate:

  • La NOMOFOBIA: la difficoltà a staccarsi fisicamente dal telefono, cosa che provocherebbe un’ansia insopportabile;
  • LA POSTURA SBAGLIATA: collo dolorante e schiena addormentata, questi sono i sintomi della malattia TEXT NECK un problema di posizione legato all’uso dello smartphone. Secondo Todd Lanman, neurochirurgo, ci sono molti adolescenti che hanno questa malattia perché passano giornate intere ingobbiti sul telefono;
  • ANSIA E DEPRESSIONE: molti ragazzi sviluppano forme gravi di ansia e depressione.

Passiamo davvero troppo tempo con il cellulare. La visione di questo programma ci ha sconvolto…com’è possibile che le persone passino così tanto tempo sul cellulare senza accorgersene? E come è possibile che qualcosa di così piccolo sia in grado di danneggiare il nostro corpo e la nostra mente? Secondo noi DOVREMMO ridurre l’uso del cellulare ASSOLUTAMENTE.

ALCUNI CONSIGLI PER RIDURRE L’USO DEL CELLULARE.

  1. Quando si parla al telefono occorre non attaccarlo all’orecchio perché può emanare radiazioni nocive
  2. Non usare MAI il cellulare in auto perché si mette a rischio la nostra vita e quella degli altri!
  3. Usare sempre gli auricolari perché permettono di ridurre al minimo le radiazioni.
  4. Evitare di andare a dormire con lo smartphone.

Limitare le notifiche per ridurre di molto il tempo passato a controllare lo smartphone ogni volta che vibra, suona o si accende una luce.

Bianca Di Pirro e Ludovica Bizzoschi IE

A cura del prof. Renzetti Danilo