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Grazie Wall-E

di admin • Pubblicato il 14 Dicembre 2019 14:14:19Speciale Ambiente

La nostra casa è in fiamme” è questo che una ragazzina svedese di sedici anni, Greta Thunberg, continua a ripetere.
Con la sua determinazione e continua diffusione di dati ed informazioni circa lo stato di salute del nostro pianeta è riuscita a sensibilizzare molti giovani sul problema dell’ambiente e del riscaldamento globale.
Ha dato vita al Fridays For Future,i venerdì per il futuro, cioè ogni venerdì non va a scuola e si ferma davanti al Parlamento svedese per manifestare per il clima e per il pianeta.
Anche le Nazioni Unite hanno istituito, il primo lunedì di ottobre di ogni anno, la Giornata Mondiale dell’Habitat per incentivare un’analisi sullo stato delle città e sul diritto di ogni individuo ad avere un’abitazione sicura.
In occasione di questa ricorrenza la nostra scuola ha proposto la visione del film Wall.e per dare a tutti i ragazzi l’occasione per riflettere e per chiedersi se stanno facendo abbastanza, se possono fare dell’altro cioè come si possono impegnare per avere in futuro ancora una “casa”.
Wall-e ed un insetto sono gli unici sopravvissuti sulla Terra ormai completamente inquinata. Passa il suo tempo a costruire degli ammassi con la spazzatura e quando trova qualche oggetto interessante lo mette all’interno di una specie di zainetto. Tutti gli esseri umani si trovano su una navicella nello spazio da molti anni. Gli esseri umani stanno tutto il giorno seduti su delle sedie tecnologiche progettate per svolgere tutte le loro azioni: alla fine non riescono più a camminare perché sono diventati troppo grassi. Trascorrono tutto il giorno a guardare una schermata e non si accorgono di ciò che hanno intorno.
Un giorno Wall-e trova tra la spazzatura una videocassetta che guarda grazie ad un vecchio televisore. E’ il film  “Hello Dolly” che racconta una storia d’amore. Lui non è un robot come tutti gli altri, ha un’anima, dei sentimenti perciò si emoziona quando in una scena i due protagonisti si prendono per mano. Pensa che anche lui vorrebbe un’anima gemella con la quale condividere dei momenti insieme.
Mentre continua il suo lavoro trova anche una piccola pianta, una traccia di vita, che decide di proteggere e di curare.
Un giorno il comandante della navicella decide di mandare un robot sulla terra per vedere se c’è ancora la vita e quindi se si può tornare. Wall.e appena lo vede se ne innamora. Il comandate riprende sulla navicella il robot e Wall-e e appena vede la piantina vuole tornare ma una strana macchina ha preso il potere sulla terra. Il comandante riesce ad alzarsi dalla poltrona, spegnere la macchina e a riportare tutti i passeggeri sulla terra.
Questo film ha dei contenuti speciali nonostante sia un film di animazione. Affronta il tema dell’inquinamento, l’importanza dei sentimenti, il rispetto per tutto ciò che ci circonda e la possibilità di ricominciare dopo essersi resi conto degli sbagli commessi.
E’ un po’ un quadro della situazione che stiamo vivendo oggi e di cui sentiamo spesso parlare.
Dobbiamo svegliarci e diventare consapevoli di quello che sta accadendo altrimenti diventiamo come gli uomini della navicella che non si rendono conto di quello che accade intorno a loro.
La nostra Terra è in serie pericolo quindi per avere in futuro ancora una casa dobbiamo impegnarci iniziando noi giovani con piccoli gesti per essere di esempio agli adulti e ai responsabili delle grandi industrie.
Non dobbiamo vergognarci di gettare anche un piccolo pezzetto di carta in un cestino, deve essere la nostra coscienza a guidarci se vogliamo avere un mondo migliore e più pulito. Dobbiamo essere capaci di pensare con la nostra testa e non farci influenzare dagli sbagli della massa.
Molto importante è riuscire a raggiungere gli obiettivi di un’economia sostenibile: nel 2012 a Rio de Janeiro si è svolta la terza Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile. La prima conferenza si è tenuta a Rio nel 1992, mentre la seconda nel 1997 a Kyoto in Giappone. Sottoscrissero un protocollo d’intesa per limitare le emissioni di gas inquinanti. Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2006. Anche la Conferenza di Rio 2012 si è posta l’obiettivo di fissare un nuovo protocollo internazionale sulla riduzione globale delle emissioni di gas serra. Uno dei risultati più importanti è stato il riconoscimento da parte delle nazioni partecipanti della necessità di individuare un nuovo indicatore della ricchezza prodotta, diverso dal Prodotto Interno Lordo, che tenga conto della sensibilità ambientale e sociale del sistema economico considerato.   
Per sviluppo sostenibile si intende la capacità della nostra specie di riuscire a vivere in maniera dignitosa ed equa per tutti senza distruggere i sistemi naturali in particolare senza oltrepassare le loro capacità di assorbire gli scarti e i rifiuti dovuti alle nostre attività produttive.
Qui si apre un altro capitolo quello del problema dei rifiuti che produciamo in modo eccessivo e che non riusciamo a smaltire. Importante è la raccolta differenziata che se fatta in maniera corretta ci permette di riutilizzare una parte del materiale gettato. Ma dobbiamo fare ancora di più cercando di avere meno spazzatura: bisognerebbe ridurre i materiali di imballaggio che a volte sono esagerati, si dovrebbe tornare al vuoto a rendere, a riutilizzare le cose che abbiamo a casa e….la lista è ancora molto lunga!

Allora IMPEGNAMOCI!

Arcidiacono Sofia 3E