domenica 5 Maggio 2024

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Lettera a Primo

di admin • Pubblicato il 02 Febbraio 2021 10:44:13Osservatorio sul mondo

Monica era una bambina di 11 anni e nelle vacanze di Natale aveva letto il libro “Se questo è un uomo” ma restavano alcune domande senza una risposta come per esempio:
Esiste la malvagità?”
Così spinta dalla logica di un’undicenne cercò l’indirizzo di Primo Levi, per chiedere direttamente a lui. Non si rese conto che stava scrivendo allo scrittore di fama planetaria così iniziò a scrivere e già che c’era lo invitò nella sua scuola.

Gli aveva chiesto “Come potevano essere così cattivi?

La risposta arrivò datata 25 aprile e c’era scritto: La domanda che mi poni, sulla crudeltà dei tedeschi, ha dato molto filo da torcere agli storici. A mio parere, sarebbe assurdo accusare tutti i tedeschi di allora; ed è ancora più assurdo coinvolgere nell’accusa tutti i tedeschi di oggi. E’ però certo che una grande maggioranza del popolo tedesco abbia accettato Hitler, hanno votato per lui, ed applaudito finché ha avuto successi politici e militari; eppure molti tedeschi, avevano pur dovuto sapere cosa avveniva non solo nel lager, ma in tutti i territori occupati, perciò piuttosto che crudeltà accuserai i tedeschi di allora di egoismo, di indifferenza e ignoranza volontaria, perché chi voleva veramente conoscere la verità poteva conoscerla anche senza passare molti rischi. La cosa più brutta che ho visto nei lager credo sia la selezione che ho descritto nel libro che tu conosci bene.

Ti ringrazio di avermi invitato nella tua scuola ma sono molto impegnato e non posso accettare.

Con Affetto
Primo Levi

Ma a lei non serviva la spiegazione di ignoranza volontaria ma voleva sapere se il male esisteva, allora smise di leggere la lettera, tre anni dopo 11 aprile 1987 trovarono il corpo di Primo Levi e lei rimase senza l’uomo che gli poteva dare delle risposte e l lettera finì in un cassetto con molte altre. Trentadue anni dopo durante un trasloco riuscì la lettera con tutte le sue risposte.

Oggi io ho undici anni e se potessi scrivere a Primo Levi una lettera la scriverei così:

Egregio Primo Levi,
Le sto scrivendo per farle una domanda, vorrei sapere se gli ebrei erano presenti nel lager si rendessero conto che erano lì per essere uccisi e le sensazioni che lei provava ogni volta che quelle persone non tornavano dalle “docce”? Nel suo libro ho colto l’umiliazione e le offese prima della morte. Il sapere che lei è riuscito a portare una testimonianza di quanto successo nei lager è motivo di soddisfazione per le nuove generazioni.

Grazie Martina Paglioni , classe 1F