domenica 5 Maggio 2024

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Lara, Ivan e la bicletta

di admin • Pubblicato il 15 Marzo 2021 16:47:20Racconti

C’era una volta, una bambina che viveva in una grande città, insieme ai suoi fratelli e la mamma. Lara, questo era il suo nome, non era ricca: la mamma lavorava molto per poter mantenere la famiglia, e Lara cercava di aiutare come poteva. Era comunque una bambina felice, perché aveva una mamma che le voleva bene e dei fratelli fantastici con cui era bello dividere il tempo. Lara non era un bambina che faceva molte richieste: conosceva benissimo le possibilità della famiglia, e si accontentava di quello che poteva avere.
Leggeva molto, specialmente libri che parlavano di altri paesi: la sua grande passione infatti, erano i viaggi, che non poteva fare, ma che sognava di poter fare un giorno. E allora sognava, stesa sul suo letto, la Grande Muraglia cinese, la Piazza Rossa di Mosca, la Statua della Libertà: i sogni per adesso l’aiutavano a vivere meglio.
Un giorno mentre tornava da scuola, le accadde qualcosa che avrebbe per sempre cambiato la sua vita.
All’ incrocio di una via, voltato l’angolo, vide una bicicletta dorata, bellissima, luccicante come una stella nel cielo notturno.
Lara in un primo momento rimase pietrificata: poi come se la bicicletta la chiamasse, le si avvicinò, per poterla ammirare meglio. Senza neanche accorgersene , si ritrovò in sella e di colpo la bicicletta si staccò da terra e incominciò a volare. Lara non sentiva la paura, anzi era contenta, come se fosse stregata da una magia. Quel giorno la bicicletta la portò a visitare posti a Lara sconosciuti: la bambina stava realizzando il suo sogno di viaggiare.
Come se avessero fissato degli appuntamenti, Lara e la bicicletta, si ritrovarono, alla stessa ora, nello stesso luogo, per molto tempo. Un giorno, però accadde qualcosa di strano: mentre erano in volo sopra a Piazza San Pietro, a Roma, Lara disse ad alta voce:
Mi piacerebbe fare questa vita per sempre, e non tornare più a casa, dove non ho la possibilità di fare nulla.
La bicicletta allora , prese questa frase come un desiderio di Lara e quando arrivò il momento di tornare a casa, cominciò a girare a vuoto per non farla scendere. Lara si impaurì e cominciò a gridare, dicendo:
“Fammi scendere, scherzavo, portami a casa!”.
La bicicletta non sentiva ragioni: in un momento però in cui sorvolò la strada, la bambina vide un’ aiuola, saltò si buttò dentro.
Per la caduta le faceva male una caviglia ia, e zoppicava un po’. Fu allora che le venne in soccorso, Ivan, un bel bambino dai capelli biondi, che a Lara sembrava il principe azzurro . La vide in difficoltà e le tese una mano per aiutarla, dicendole: ” Hei, ti sei fatta male? Dai fatti aiutare.
Lara si sentì subito a suo agio, era come se lo conoscesse da una vita: e proprio per questa sensazione, gli raccontò tutto quello che le era successo: Ivan in un primo momento era incredulo, poi si convinse e disse a Lara che il giorno dopo, sarebbe andato all’ appuntamento con la bicicletta. Il giorno seguente, salirono tutti e due in sella e cominciarono a girare: quando fu il momento di rientrare, la bicicletta non voleva farli scendere. Si era fatto buio, e Lara cominciò a piangere, aveva fame, freddo e le mancava la famiglia. Ivan a quel punto, aspettò che la bici si abbassasse di quota , gli tolse la catena e la fece atterrare rovinosamente in strada.
Lara era stordita, ma aveva capito che quella esperienza doveva insegnarle qualcosa: la sua famiglia era la cosa più importante, se ne era accorta ora che aveva rischiato di perderla.
I viaggi per adesso potevano rimanere solo sogni. Da quel giorno Ivan divenne parte della famiglia di Lara: passavano pomeriggi interi a sfogliare libri con foto di altri paesi sognando di poterci andare insieme un giorno.
A volte Ivan si fermava a cena a casa di Lara: filava tutto liscio, la serenità regnava sovrana e infatti fu cosi che tutti furono felici e contenti.

Ricci Giulio, 1 F