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Una ladra di libri

di admin • Pubblicato il 10 Marzo 2021 18:55:25Musica e Cinema, Teatrando

Il film “Storia di una ladra di libri” ha come sfondo il dramma della persecuzione nazista, fa commuovere e lascia il segno, un ricordo per far sì che non si dimentichi in fretta, ma risulti nel contempo meritevole di nota sia per intensità che per profondità.
Il film è ambientato in Germania, racconta la storia di una bambina di nove anni, LIESEL che viene adottata dalla famiglia Huberman, lei doveva essere con il fratellino, ma muore per il freddo sul treno diretto nella città tedesca  di  MOLCHING ai tempi nazisti. Il padre adottivo Hans Huberman la accoglie come fosse sua figlia, si mostra premuroso e molto gentile con lei, invece Rosà Huberman si mostra fredda e molto severa con lei, poco felice che il fratellino di Liesel non è lì perché le avevano detto che avrebbe adottato due figli. Liesel nella nuova scuola viene presa in giro perché è una bambina analfabeta, il bullo della scuola comincia a prenderla di mira ma Liesel sa difendersi, perciò stupisce tutti dando un pugno al ragazzo, però la maestra avendola scoperta passó molti guai.Liesel è una ragazza timida e non molto socievole, tranne  con Rudy li suo migliore amico un ragazzo che vuole aiutare Liesel ad avere più amici, Hans è gentile ed educato invece Rosà è il suo contrario lei non prova affetto per Liesel ma intanto che la vicenda va avanti cambia atteggiamento.  Liesel all’inizio pensava che Hitler fosse una persona gentile invece scopre che vuole uccidere tutti i comunisti (gli ebrei) e nella piazza della città ordino’ di bruciare tutti i libri che narravano storie, ma Liesel dopo impara a scrivere e decise di rubare i libri che erano ancora intatti e non si erano bruciati, per leggerli con il padre a casa senza che la madre lo scoprisse perché, secondo Hans, si sarebbe arrabbiata. 
Il film è stato registrato dal bravissimo BRIAN PERCIVAL nel 2013 in Germania e negli Stati Uniti d’America, perciò le sue lingue originali sono il tedesco e l’inglese. 
I personaggi principali sono  LIESEL Meminger la protagonista , Rudy Steiner l’amico, Hans il padre adottivo, Rosà Hubermann la moglie di Hans, il ragazzo ebreo, da Ben Schnetzer.
Liesel  aveva una grande passione per libri, ne portava sempre uno con lei per leggere, tutte le volte che desiderava, anche una sola riga. Per lei i libri sono come uno sfogo di fantasia, per dare spazio alla sua immaginazione e alla sua creatività. Liesel ha questo amore per i libri che la maggior parte dei ragazzi di oggi non ha, gli adolescenti pensano più alla tecnologia e uscire tutti i giorni con il loro amici, invece per Liesel è molto più importante leggere che incontrare il suo amico Rudy per giocare. Ogni ragazzo dovrebbe coltivare un passione per i libri, la scrittura e tutto ciò che non riguardi la tecnologia. Liesel aveva  questo vantaggio nel 1935 dove, i computer e i telefoni non esistevano perciò si potevano scoprire delle passioni anche per passare del tempo durante la giornata. Lo sceneggiatore del film vuole puntare proprio su questo concetto, i ragazzi si stanno perdendo tutto quello che succede nel mondo a causa dei telefoni e vuole invitare, grandi e piccoli, a far crescere le proprie passioni, come leggere e scrivere, oppure il giardinaggio o il ballo.
Una scena che più mi ha colpito : Liesel e Rudy entrano a far parte della Gioventù hitleriana. Una sera, durante una cerimonia in onore del compleanno del Führer Adolf Hitler, i nazisti mettono al rogo i libri banditi dal Reich e anche ai due ragazzi viene intimato, da Franz Deutscher, di partecipare; a cerimonia conclusa, Liesel, incapace di sopportare tutto ciò, sottrae un libro sopravvissuto alle fiamme, ma si accorge di essere stata vista da una donna. Hans scopre quello che ha fatto Liesel e le impone di non rivelarlo mai a nessuno; i due leggono di nascosto il libro sottratto al rogo dalla bambina, un romanzo di uno scrittore inglese (L’uomo invisibile di H.G.Welles), e Liesel annota tutte le parole nuove che impara su un abecedario regalatole da Hans.Questa scena rappresenta L’essenza del film da cui prende il nome.
Il film ha un grande insegnamento: non bisogna mai scoraggiarsi o arrendersi davanti ai problemi o alle difficoltà come fece Liesel che impari a farsi a scuola, aveva accettato il fatto di non poter vedere più sua madre, perché sapeva che lo avevo fatto per proteggerla dai nazisti e supero’ il fatto che suo fratello non era più con lei. Perciò non bisogna mai farsi scoraggiare dai problemi o dalle difficoltà.

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