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25 Aprile: un grande giorno per l’Italia!

di admin • Pubblicato il 24 Aprile 2021 19:36:05Osservatorio sul mondo

Il 25 aprile, per l’Italia, è dal 1945 una giornata simbolo da festeggiare, da onorare, da celebrare.
Oggi e per sempre.

AVEVO DUE PAURE

La prima era quella di uccidere
La seconda era quella di morire
Avevo diciassette anni
Poi venne la notte del silenzio
In quel buio si scambiarono le vite
Incollati alle barricate alcuni di noi morivano d’attesa
Incollati alle barricate alcuni di noi vivevano d’attesa
Poi spuntò l’alba
Ed era il 25 Aprille. (Giuseppe Colzani)


L’anniversario della liberazione d’Italia, ricorrenza conosciuta anche come festa della Liberazione, è una festa nazionale della Repubblica Italiana che ricorre il 25 aprile di ogni anno e che celebra la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista. È un giorno fondamentale per la storia d’Italia e assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze armate alleate, dall’Esercito Cobelligerante Italiano ed anche dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943.

Cenni storici……
Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani  – proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi, assumendo il potere, stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo.

«Arrendersi o perire!» fu la parola d’ordine intimata dai partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi.

Entro il 1º maggio tutta l’Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile). La Liberazione mise così fine a vent’anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l’avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, e poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione. Il termine effettivo della guerra sul territorio italiano, con la resa definitiva delle forze nazifasciste all’esercito alleato, si ebbe solo il 3 maggio, come stabilito formalmente dai rappresentanti delle forze in campo durante la cosiddetta resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945: tali segnano anche la fine del ventennio fascista.

Sono passati 76 anni esatti da quando l’Italia si è liberata dall’oppressione fascista e nazista. Ed è giusto che questa data, negli anni, venga celebrata: per non dare mai per scontato il concetto di “libertà”.
Gente nelle piazze, la bandiera italiana che sventola nel cielo o appesa dai balconi. I discorsi delle istituzioni, i ricordi degli anziani, di chi c’era.

Il 25 aprile, per l’Italia, è dal 1945 una giornata simbolo da festeggiare, da onorare, da celebrare. Oggi e per sempre.

Rossini Zoe 1F