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Terapia dei Videogioghi

di admin • Pubblicato il 21 Aprile 2021 19:42:45Navigare sicuri: Internet la sicurezza in rete

Il potere dei videogiochi non risiede solo nella loro capacità di intrattenere le persone.
I videogiochi, per molti, potrebbero sembrare solo un mezzo di intrattenimento, ma da qualche tempo sono usati per scopi terapeutici.
I “serious games”. 
I serious game sono giochi che non hanno come scopo principale l’intrattenimento, ma sono progettati soprattutto a fini educativi. Generalmente i serious game sono strumenti formativi e idealmente gli aspetti seri e ludici sono in equilibrio, sono progettati appositamente per questo scopo, ma vengono adattati ed utilizzati anche quelli commerciali.
La psicoterapia sta includendo sempre più l’uso dei videogiochi nella sedute terapeutiche per beneficiare del loro carattere accattivante, ottimi anche per stabilire una efficace relazione paziente-terapeuta. I videogiochi hanno un potenziale rilevante anche nel campo della ricerca, in quanto possono fornire ai ricercatori un ampio spettro di profili di persone e loro differenti caratteristiche come ad esempio, età, sesso, etnia, stato di istruzione; in particolare, con le implementazioni di videogame online in contesti clinici, è possibile facilitare l’accesso a persone situate in luoghi fisici diversi e / o fornire terapia a coloro che hanno difficoltà a frequentare i servizi sanitari.

L’utilizzo dei videogiochi come opzione di trattamento della salute mentale ha le sue radici nella teoria dei giochi, introdotta già nel 1975. I giochi consentono ai pazienti di sentirsi liberi dalle normali pressioni quotidiane, con conseguente capacità di fare più liberamente e esprimere loro stessi. Questo fatto può aiutare i terapeuti e altri professionisti della salute mentale ad arrivare alla radice del disturbo di un paziente, portando a un trattamento più efficace.
La terapia del gioco si è rivelata particolarmente utile nel trattamento dei giovani, che sono abituati a interagire con la tecnologia quasi costantemente nel corso della giornata.
Solitamente quando si pensa ai videogiochi è facile pensare alle loro conseguenze negative:  dipendenza, aggressività e differenti effetti medici e psicosociali. Nonostante ciò, dai primi anni ’80 le ricerche su questo tema hanno costantemente dimostrato che giocare ai videogame (indipendentemente dal genere) produce un miglioramento dei tempi di reazione, una migliore coordinazione oculo- manuale e aumenta l’autostima dei giocatori. Inoltre, anche la curiosità, il divertimento e la natura della sfida sembrano aumentare il potenziale terapeutico di un gioco.
La recente videogame therapy è stata utilizzata con successo in numerosi contesti riabilitativi, educativi e terapeuti, che verranno ora brevemente delineati:

  • I videogiochi possono essere usati per fornire le basi per sviluppare una relazione terapeutica, fornendo una “via di mezzo” accettabile per entrambe le parti per “incontrarsi”.
  • I videogiochi possono essere usati come “mezzo di contrattazione” per motivare i bambini a svolgere delle attività richieste.
  • I videogiochi possono essere utilizzati per sviluppare abilità sociali e tirar fuori la cooperazione negli individui.
  • I videogiochi possono essere utilizzati per “abbassare le tensioni” e ridurre gli agiti aggressivi, cioè, le persone possono giocare ai videogiochi quando arrabbiate in modo che il “danno” sia inflitto ai personaggi fittizi piuttosto che ad altri o a se stessi.

Poiché i videogiochi sono basati su abilità e forniscono punteggi, questi possono essere confrontati e fornire una base per obiettivi futuri; ad esempio, superare i punteggi più alti personali può aumentare l’autostima dell’individuo.
I terapeuti che lavorano con i bambini hanno utilizzato a lungo i giochi per interagire con i piccoli pazienti. Il gioco è stato una caratteristica della terapia  ed è stato utilizzato per promuovere l’espressione della fantasia e l’esplorazione del sentimento. La recente esplosione tecnologica ha portato a una proliferazione di nuovi giochi che i terapeuti affermano di essere un ottimo rompighiaccio e costruttore di alleanza terapeutica, le tecniche cliniche tendono a cambiare in funzione delle tendenze dei tempi, sebbene gli obiettivi rimangano gli stessi. Attività più lente e più tradizionali possono allungare i tempi, in quanto il bambino potrebbe percepire il terapeuta come distante e non in grado di comprenderlo.
Grazie alla collaborazione tra medici/terapeuti e progettisti di videogiochi si produrranno  giochi sempre più specifici da utilizzare in psicoterapia.
Ciò che è chiaro  è che le conseguenze negative coinvolgono quasi sempre chi ne fa un uso eccessivo, è probabilmente giusto dire che i benefici terapeutici possono essere ottenuti giocando moderatamente.   

Verga Valerio, 2F

coordinato dalla prof.ssa Donadio Elvira (alternativa IRC)