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Auguri Roma 2775 anni!

di admin • Pubblicato il 03 Maggio 2021 19:25:11La scuola dei Ragazzi e delle Ragazze

Il Natale di Roma è un’antica festività laica romana legata alla fondazione della città. Nell’anno 2021 Roma compie 2775 anni.
Anticamente “il compleanno di Roma” era chiamato Dies Romana, si festeggiava ogni anno il 21 Aprile perché, secondo la leggenda, Romolo avrebbe fondato Roma il 21 Aprile del 753 a.C.
A rivelarci questa data è stato Marco Terenzio Varrone, letterato romano vissuto tra il II e il I secolo a.C., il quale facendo riferimento a Lucio Taruzio Firmano, ed a un complicato calcolo basato sugli annali repubblicani è riuscito a far risalire questa data al punto d’inizio della storia di Roma.
Anche altri storici proposero date alternative ma senza alcun successo.
Per questo nell’epoca imperiale si iniziò a far partire la cronologia romana Ab Urbe Condita (“dalla fondazione di Roma”) partendo proprio dal 21 Aprile.
Oggi gli storici sanno che molto probabilmente Roma nacque dall’unione di alcuni villaggi di Latini disposti sui colli vicino al fiume Tevere.
Gli antichi romani pensavano che le origini della loro civiltà fosse legata ad origini mitiche tramandando nei millenni il mito di Romolo e Remo.
Anche Virgilio racconta nella sua Eneide il grande poema della cultura romana, che dopo la distruzione di Troia un gruppo di profughi, capeggiati dall’eroe Enea, sbarcò nel Lazio per fondare una nuova colonia.
Enea ebbe un figlio Ascanio che, sempre nel Lazio, fondò Alba Longa.
Per tre secoli la popolazione visse in pace e prosperità fino a quando un traditore, Amulio, cacciò il legittimo re, Numitore, uccidendone i figli maschi e costringendo la figlia femmina, Rea Silvia, a diventare sacerdotessa per impedire la nascita di eredi legittimi di Alba Longa.
Però il Dio della Guerra Marte, si innamorò di Rea Silvia e nacquero due gemelli Romolo e Remo.
Giunta ad Amulio la notizia della nascita dei bambini, ordinò che fossero immediatamente uccisi, ma la madre, per salvare loro la vita, li affidò alle acque del Tevere dove, protetti da una cesta, approdarono  sulla riva del Colle Palatino. I due neonati furono trovati da una lupa, che li allattò fino a quando il pastore Faustolo li salvò.
Diventati adulti e appresa la loro storia Romolo e Remo tornarono ad Alba Longa, uccisero lo zio Amulio e restituirono il trono al nonno Numitore ottenendo in cambio il permesso di fondare una nuova città.
Però nacquero dei disaccordi tra di loro.
Romolo voleva fondare la città  sul colle Palatino mentre Remo sul colle Aventino.
Romolo e Remo decisero che sarebbe stato chi dei due avesse avvistato il maggior numero di uccelli scrutando il cielo e iniziarono a contare fino a quando non fu chiaro che il vincitore fosse Romolo che prese quindi un aratro e iniziò a tracciare il solco per indicare dove sarebbero sorte le mura della nuova città.
Remo però, accecato dalla gelosia, oltrepassò il solco e iniziò ad insultare il fratello.
Lo scontro fu inevitabile e Romolo, offeso, lo uccise, diventando così il primo re della città
Il nome di Roma deriva   da “Rumon” il termine etrusco che identifica il guado più basso che permetteva di raggiungere l’isola Tiberina, situata in mezzo al fiume Tevere, e che rappresentava non solo un  punto di attraversamento importante ma anche un punto di incontro e avvicinamento delle varie tribù.
Differenze della società nell’antica Roma e di oggi..in Italia
Nell’Antica Roma la popolazione era divisa in tre classi sociali:
I Patrizi, dal latino pater, erano la classe sociale più ricca di Roma, e detenevano sia il potere politico che economico.
I Plebei dal latino plebs, erano la maggioranza della popolazione romana, erano liberi ma godevano solo di alcuni diritti. Ad esempio potevano essere architetti, insegnanti medici o fare i contadini per i Patrizi.
Gli Schiavi, dal latino “servu”, non avevano diritti eccetto quello di essere mantenuti dal padrone. Anche davanti alla legge non erano uguali agli altri. Venivano comprati e venduti come merce ed obbligati a fare qualsiasi tipo di lavoro. A volte diventavano gladiatori, oppure potevano essere liberati, prendendo il nome di “libero”, ottenendo così una posizione migliore all’interno della società, ma senza mai avere la cittadinanza. In genere appartenevano a popolazioni conquistate dai Romani.
I poteri erano invece cinque, ed erano costituiti dal Potere:
Legislativo, la funzione di fare le leggi era svolta dalle Assemblee;
Esecutivo, è il potere di governare ed è svolto dal Senato (dal latino “senex”, vecchio);
Giudiziario e Militare è il potere di giudicare e impartire ordini. Dopo la cacciata dei Re da Roma, il potere Giudiziario e quello Militare vennero affidati a due consoli (dal latino “consoles”, ovvero coloro che cammino insieme);
Religioso, era esercitato dal Pontefice Massimo (o “Pontifex Massimum”).
Nell’attuale società non c’è nessuna divisione in classi sociali e tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.
I poteri sono divisi in tre categorie:
Legislativo, esercitato dal Parlamento composto dalla Camera dei Deputati e dal Senato;
Esecutivo esercitato dal Governo e dal Presidente del Consiglio dei Ministri;
Giudiziario esercitato dalla Magistratura.

Scrocca Francesca 1F