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La luna rosa

di admin • Pubblicato il 04 Maggio 2021 21:46:58Speciale Ambiente


E’ stata “rosa” la prima Superluna del 2021 che ha illuminato la notte tra il 26 e il 27 aprile, per l’occasione più grande del solito perché vicino al perigeo, ovvero al punto di minima distanza dalla Terra. Gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani spiegano che sarà più grande del 8-10% rispetto al normale e quindi la sua luminosità sarà maggiore (15% in più). Consigliano quindi di osservare la super luna al crepuscolo, perché è molto suggestiva la visione della Luna piena che sorge al calar del Sole, in direzione opposta alla nostra stella.
La luna diventa rosa perché i raggi del sole passano attraverso l’atmosfera terrestre, che fermano le radiazioni con frequenze più alte, cioè il blu, le radiazioni basse cioè rosse arrivano alla lunaIl fenomeno è causato dalla diffusione di Rayleigh della luce solare da parte dell’atmosfera terrestre e la sua percezione è amplificata. Si verifica al sorgere o al tramontare della Luna e durante le sue eclissi.
La luna rosa non è un fenomeno astronomico raro, ma resta pur sempre tra quelli maggiormente seguiti, osservati e fotografati. E’  detta rosa perchè legata alle fioriture primaverili del muschio rosa, un fiore simile alle ortensie. Sappiamo che ogni mese circa, la luna compie una sorta di ciclo, le cosiddette fasi lunari che descrivono l’aspetto che essa assume durante il suo moto in base all’orientamento rispetto al Sole. Quando la Luna si sposta sul lato della Terra di fronte al Sole, ci mostra la sua luminosa faccia che riflette i raggi solari. È il momento del plenilunio, la nota luna piena. 
A dare il nome alla luna piena di aprile sono stati i nativi nordamericani, riferendosi alla fioritura di una rosa selvatica, di colore rosa. Evoca poteri gloriosi, incantesimi prodigiosi, visuali magnifiche. Una luna rosa bellissima da guardare e fortissima nella quale sperare. E’ la prima luna piena dell’equinozio di primavera e nelle antichissime tradizioni dei nativi americani (e ancor prima) si è sempre imputato alla luna rosa una capacità di far “resuscitare” la natura, un vero passaggio di forze naturali e spirituali.
Fiorivano le rose selvatiche, i prati si riempivano di erba verdeggiante e i pesci deponevano le uova. La luna piena di Aprile prende il nome dal muschio rosa, o dal phlox selvatico, un fiore molto diffuso in America, simile alle ortensie, e con una caratteristica fioritura rosata che anticipa quella primaverile degli altri fiori. Tra gli altri nomi usati per la luna piena di aprile, vengono riportati: Luna dell’UovoLuna dell’Erba che Germoglia e, per le tribù costiere, anche Luna del Pesce in quanto è il periodo in cui dei pesci della stessa famiglia delle sardine e delle aringhe, risalgono i fiumi per deporre le uova. Chiamata anche Luna dei Fiori di Pesco perché il suo colore ricorda quel magnifico rosa che simboleggia la natura ad aprile.  

 

Alla lunadi Giacomo Leopardi

O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l’anno, sovra questo colle
Io venia pien d’angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, nè cangia stile,
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l’etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l’affanno duri!

Giustiniani Camilla 1F