domenica 5 Maggio 2024

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SMS tra…..Ulisse e Telemaco

di admin • Pubblicato il 07 Maggio 2021 06:54:31Filo diretto

Ma se Ulisse avesse avuto la possibilità di inviare un sms al figlio… cosa avrebbe scritto?

Dopo sette lunghissimi anni Ulisse decise di mandare un sms al figlio Telemaco scrivendogli tali parole dettate dal cuore:
“Figlio mio, come tutti si aspettavano, non sono morto, ma bensì bloccato sull’isola di Ogigia, terra della ninfa Calipso. Ho provato molto volte ad andarmene ma la ninfa non me lo ha mai permesso. Caro figlio mio non passo giorno in cui non penso a te e a tua madre. Prenditi cura di lei fino a quando gli dei non vorranno farmi tornare in patria e soprattutto, non abbandonarla se non dovessi riuscire nel mio intento. Domani proverò di nuovo perché è giunto il tempo di rivendicare il mio posto in patria e di stare accanto a tua madre Penelope. Però mi raccomando, non dire nulla di questo mio sms. Il mio ritorno deve essere una sorpresa, mi dovrò camuffare per non farmi riconoscere e così riconquistare il mio posto”,

TELEMACO:
“O padre non riesco a credere che sei ancora vivo! Devi però sbrigarti  perché, da quando non ci sei più stato, i proci si sono impadroniti della nostra reggia. Vogliono prendere il tuo posto e aspettano che Penelope scelga uno di loro, per farlo diventare il suo sposo.
La curiosità è tanta……ma dove sei mai stato per tutto questo lunghissimo tempo?”

ULISSE:
“E’ una lunga storia, ora ti racconto…… Ho dovuto navigare per molto tempo con i miei compagni dopo la fine della guerra di Troia.  Molte avventure mi sono capitate, belle e soprattutto brutte, dove purtroppo ho perso tutti i miei compagni di viaggio e da solo sono riuscito ad approdare sull’isola di Ogigia. Come ti ho già detto qui sono da ben sette anni e a tenermi ben fermo è la ninfa Calipso. Sono rimasto con lei per tutto questo tempo perchè non mi ha mai permesso, fino ad oggi, di andarmene. Fortunatamente gli dei hanno deciso. Zeus ha intimato a Calipso di lasciarmi andare per compiere il mio futuro e così lei ha finalmente deciso di aiutarmi per farmi tornare ad Itaca, e mi ha permesso di costruire una zattera di legno per poter prendere il mare.
Purtroppo il fato, anche in questa occasione, mi è stato contro. Dopo diciotto giorni di navigazione, il dio Poseidone, sempre irato nei miei confronti, ha scatenato una tempesta  che mi ha travolto insieme alla mia imbarcazione, facendomi naufragare sull’isola di Scheria, la terra dei Feaci.
Devo ringraziare questo popolo che mi sta riportando ad Itaca, dopo dieci lunghi anni.Non vedo l’ora di riabbracciarti e di incontrare di nuovo tua madre e mia moglie, Penelope”.

TELEMACO:
“Sono troppo felice. Ho sognato questo momento per tantissimo tempo ed ora sta diventando realtà. Stai molto attento… io ti aspetto a braccia aperte, padre!”

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