domenica 5 Maggio 2024

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Tivoli, una città d’arte

di admin • Pubblicato il 12 Maggio 2021 17:17:33Vivi... Città

L’Educazione Civica è una materia trasversale e interdisciplinare entrata a far parte quest’anno del nostro programma scolastico e non posso dire non esserne felice. Grazie all’Educazione Civica noi ragazzi possiamo crescere con buoni insegnamenti, non nozionistici ma pratici, che ,spesso, dovrebbero far parte del nostro buon senso.
Questa materia si basa sull’insegnamento del rispetto di se stessi, degli altri e dell’ambiente a noi circostante.
Su questo ultimo punto ho notato la connessione con un’altra materia da me studiata: la Storia dell’Arte.
Grazie a essa, ho capito ancora meglio come dappertutto ci sia Arte: in ogni città o strada, dietro l’angolo o nei vicoli, possiamo sempre trovarne almeno un esempio!
Ho anche studiato quest’anno, con la connessione delle due materie, l’importanza del rispetto di ogni opera che ci circonda, poiché portatrice stessa di una storia propria e di una storia che racconta il quadro dell’epoca in cui è stata creata. Tenendo in mente il concetto di rispetto dei beni e dell’espansione dell’Arte, ho deciso di parlare della nostra città: Tivoli.
Tivoli, con i suoi 3236 anni, è una città situata sui margini orientali della pianura laziale in un punto obbligato di passaggio tra alto e basso Aniene. La città fu da sempre un luogo ricercato di villeggiatura da parte di imperatori e senatori romani, poi da cardinali e Papi e soprattutto da una maggioranza di artisti e intellettuali.
Questa curiosità nasceva dalla forte presenza artistica di Tivoli, di cui ancora oggi vediamo molti esempi tra cui  monumenti, ville, fontane, chiese, conventi e luoghi incantevoli per la loro vegetazione
Alcuni di essi sono: il Tempio di Ercole Vincitore, il Tempio di Vesta e della Sibilla, la casa Gotica, Villa Gregoriana, Villa Adriana e Villa d’Este. Questi vanno, inoltre, a portare la città ad avere ben 2 siti UNESCO e un sito FAI; insomma siamo sommersi dall’arte.


Particolarmente, mi soffermerò su Villa d’Este. Villa d’Este fu voluta dal Cardinale Ippolito d’Este, uomo colto di Ferrara, che usò la residenza fuori regione come consolazione per non essere stato eletto Papa. La Villa, alla morte del Cardinale, sarà poi tramandata per tutta la sua generazione, fino ad arrivare ai giorni nostri.Il gigantesco complesso è diviso in due parti principali: la villa e il giardino.
La prima fu un’espansione del convento vicino ( che fu ritenuto troppo costretto dal Cardinale) sulla base dei progetti di Pirro Ligorio e i lavori architettonici di Galvani, che realizzarono un’immensa struttura, nella quale esistevano cappelle, fontane interne, stanze di ricevimento, stanze pubbliche e private, qualcosa di meraviglioso! Inoltre, le stanze furono nella totalità affrescate dal pittore Agresti e dalla sua Scuola, mentre venivano decorate dai migliori artisti non solo italiani, ma anche Europei.
Il giardino è, a parer mio, la parte della Villa più scenica e impressionante; costruito in pieno stile Cinquecentesco.
Questa parte di Villa D’Este si sviluppa seguendo le forme della natura, infatti ai lati è inclinato e scosceso per arrivare a un terrazzamento che dà sul panorama romano, inoltre è interamente concepita in base a principi geometrici rigorosi e semplici, con viali rettilinei, chiazze quadrate di verde, fontane precise ecc.
Oltre ad essere un capolavoro architettonico e artistico, le fontane del giardino sono un vero e proprio lavoro complesso di ingegneria idraulica, con l’acqua proveniente direttamente dall’Aniene che creava  giganteschi giochi e in alcuni casi, suoni e musiche.
Tra le fontane più grandi e spettacolari ricordo: la fontana dell’Organo, dell’Ovato, della Rometta, della Civetta, di Proserpina e dei Draghi; infine ricordo le pescherie, dedicate alla pesca, e il Viale delle Cento Fontane.
Voglio concludere dicendo che secondo me noi Tiburtini siamo un popolo fortunato, pensiamo che per noi è normale uscire di casa e avere a pochi metri di distanza strutture imponenti come questa, particolari culturalmente e storicamente.
Infine non dimentichiamoci che Tivoli fu la terra degli intellettuali, dei colti, degli scrittori, dei pittori, tutti attratti dalla singolarità e dalla bellezza del territorio nostrano.
Che posso dire se non, che stupenda città!

Tommaso Arcangeli, III C

coordinato dalla prof.ssa di Arte Adriana Cutrì.