C’è una cosa che mi ha sempre accompagnato nella vita e che dovrebbe essere compagna di viaggio per ognuno; non è una persona, un oggetto, qualcosa che puoi toccare. È un qualcosa che devi avere dentro, che ti spinge a fare, a continuare, a sperare e a non fermarti; per me sono state le ” passioni”, quelle vere, quelle sane, quelle che ti arricchiscono, anche se non realizzano completamente i tuoi desideri. Io sono stato fortunato, ho trovato la mia accademia di danza, anche se accademia è riduttivo. Si perché io non ho imparato solo a ballare, inseguendo la mia passione, ma anche a guardare la mia vita e quella degli altri con occhi diversi.
Avevo un sogno, quello di mostrarmi per quello che ero, con le mie diversità, con le incertezze, con le difficoltà e lì in quel mondo ho trovato un luogo dove poter fare tutto questo. Nella vita bisogna sempre pensare in grande, perché ai sogni non si deve rinunciare, ma frequentando l’accademia ho capito che si può avere tanto dai piccoli gesti, condividendo il palco, lo spazio, facendo a volte un passo indietro, per far brillare qualcuno che in quel momento ne ha più bisogno di te, o che lo merita di più.
Domenica scorsa, ho girato insieme a tutti gli altri, un video musicale: qualcosa di unico, fantastico, ciò che solo loro ti sanno dare. L’ emozione però questa volta è stata maggiore, perché era tanto tempo che il mio corpo non si muoveva insieme a tutti i miei amici: i volti erano sorridenti, gli occhi felici, i corpi inarrestabili. Il Covid  ci ha tolto la possibilità di stare insieme fisicamente, ma le  passioni, i sogni, quelli non li ha potuti annientare, ce li abbiamo dentro, pronti ad esplodere alla prima occasione. E lì, in quella calda domenica, è accaduto questo: gli spiriti si sono svegliati, le anime hanno reagito e il risultato è stato fantastico. Ognuno ha vissuto l’ultimo periodo in modo diverso, ora però, come ci dice il nostro direttore artistico, è il momento di reagire. Balliamo, cantiamo, recitiamo, scriviamo, gridiamo: ognuno faccia quello che vuole, inseguendo il suo sogno, senza dimenticare, che la propria diversità è fonte di ricchezza per gli altri. La mia accademia per me è questo, una grande casa che ti abbraccia, con la porta sempre aperta: ognuno è ben accetto, non ci sono requisiti indispensabili, l’importante è saper condividere, non smettendo mai di sognare.

GIULIO RICCI I°F