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Carlo V:«Sul mio impero non tramonta mai il sole»

di admin • Pubblicato il 21 Novembre 2021 13:51:14Filo diretto

(Intervista impossibile)

Buongiorno altezza, innanzitutto grazie per avermi ricevuto, come si sente ora, che è Re d’Italia? Quali sono i suoi progetti in merito?
Si sa, non capita tutti i giorni di essere incoronati re d’Italia, quindi per me è un grandissimo successo e mi sento onorato a svolgere un ruolo così importante.Il mio progetto più grande è convertire più persone possibili al cristianesimo.

Da chi hai ereditato i territori del suo impero?
Nel 1519, dopo la scomparsa di mio nonno, acquisito tutti i suoi poteri con la corona diventando imperatore del Sacro Romano Impero. Ereditai anche da mia nonna paterna il nome di Duca di Borgogna.

Il suo regno è cominciato quando lei era molto giovane e privo d’ esperienza, un particolare non trascurabile. Secondo lei questa cosa l’ ha danneggiata? Oppure l’ ha spinta a fare meglio?
E’ vero che ho cominciato quando ero molto giovane, questo però non mi ha impedito di fare del mio meglio. Sapevo perfettamente che se non lo avessi fatto il mio regno sarebbe caduto in disgrazia e nelle mani dei miei nemici. Ciò che mi ha spinto a fare il massimo è stata anche la forte responsabilità nei confronti del mio popolo, della mia gente: i popoli non sono mai responsabili delle scelte dei loro Imperatori.

Perché venne definito Imperatore senza sorriso?
Indubbiamente la mia vita è stata travagliata. Ho sempre inseguito il sogno di una cristianità unita, ma alla fine si è infranto. Sono molto stanco, deluso e amareggiato: per questo sono stato definito senza sorriso.

Quali sono stati i suoi “Obiettivi Falliti”?
Gli obiettivi che non ho raggiunto sono stati: restituire unità alla Chiesa Cattolica, fermare l’avanzata dei Turchi e realizzare la “via Asburgica” conquistando il Milanese e la Borgogna.

Chi sono i suoi genitori?
I miei genitori erano Filippo “il Bello” e Giovanna “la Pazza”, loro erano stati uniti in un matrimonio finito in tragedia. Papà è morto quando era giovanissimo durante un torneo, e mamma, innamorata di lui fino alla follia, non aveva sopportato la perdita.

Quali passioni coltiva nel tempo libero?
Le mie passioni sono la caccia i tornei e banchetti da giovane ho prestato poco tempo allo studio.
Da giovane prestai poco tempo allo studio ,le mie passioni sono la caccia i tornei e banchetti infatti nel 1378 in onore di Carlo IV, imperatore del Sacro Romano Impero, mi ricordo che avevo un vestito di broccato blu, Carlo IV era vicino a me e vicino a lui c’era suo figlio .Alcuni intrattenitori allietavano il banchetto ricostruendo scene dalla Prima Crociata, in particolare lo sbarco di Goffredo di Buglione .

Perché nel 1556 avete deciso di abdicare? 
Ho trascorso tutta la mia vita spostandomi da una parte all’altra dell’Impero per combattere, e non ho avuto mai un giorno felice. Poi, quando mi è giunta la notizia della morte di mia madre , sono piombato in una malinconia senza vie d’uscita e capii di essere troppo stanco per lottare ancora. Così, nel 1556 ho deciso di abdicare e di affidare l’ Impero a mio figlio Filippo e a mio fratello Ferdinando.

Perché ha deciso di aprire la via Asburgica?
La Francia e l’Ex Ducato di Milano dividevano l’Impero in due parti, facendo si che la parte occidentale non poteva comunicare con quella orientale. Quindi ho deciso di impadronirmi di due territori della Francia, la Borgogna e il Milanese, per collegare, attraverso la via Asburgica, Bruxelles e Vienna con Barcellona e Napoli, con lo scopo di permettere il transito di merci e soldati da nord a sud e da est a ovest. Però questo mio progetto non fu gradito dal re di Francia Francesco I che, sentendosi schiacciato tra la Spagna e la Germania, combatté contro di me per tutta la vita.

Ha qualche aneddoto particolare da raccontarci sulla sua famiglia?
Mia madre Giovanna fu separata da me e i miei fratelli e purtroppo rinchiusa in un convento fino alla sua morte.

Perché sua madre è stata definita la Pazza?
Mia madre venne colpita da presunta follia e si ritrovò nell’impossibilità di governare, quindi la reggenza di Castiglia fu assunta dal padre Ferdinando il Cattolico. A causa di questa infermità, Giovanna di Castiglia divenne comunemente nota come “Giovanna la Pazza”.

Sua madre è stata un personaggio molto particolare e molti dicono che  abbia ereditato da lei, alcuni aspetti malinconici. Cosa risponde a queste persone che la vogliono farla passare per quello che non è?
Di mia madre preferisco non parlare: il suo essere “particolare”, le ha fatto pagare già un alto prezzo .La gente non ha voluto capire che il suo dolore, è stato talmente grande, che il suo spirito non è riuscito a sopportarlo. Per quello che mi riguarda, chi ha voluto ostacolarmi ha utilizzato questi aspetti di me, contro di me. Io sono altro, molto altro.

Perché definiva il suo regno “ un luogo dove non tramonta mai il sole”?
Possedevo sia una parte dell’Europa sia le colonie d’America e perciò quando c’era il sole da un lato dall’altro era buio e viceversa.
Con questa affermazione volevo menzionare le terre del  Nuovo Mondo, ereditate da mia madre: ero sia re d’Europa che d’America, vi era sempre un momento del giorno in cui il sole splendeva sui suoi possedimenti. 

È vero che lei ha vent’ anni lei aveva l’ impero più grande al mondo?
Si io ha vent’ anni avevo l’ impero più grande al mondo he partiva dalla Spagna la mia terra madre, il sacro impero romano e poi finì a Napoli

Quali erano gli imperatori che hanno ostacolato il suo disegno?
Erano Francesco 1º perché era salito al trono al posto di Carlo V e poi fu il Gran Sultano turco Solimano 1º detto “Solimano il Magnifico” perché aveva allargato l’impero ottomano verso l’oriente.

Perché nel 1556 divise il suo impero in due parti?
Divisi il mio impero in due parti perché ero convinto che un solo uomo non riuscisse a governare territori tanto vasti. La parte orientale la affidai a mio fratello Ferdinando l è quella occidentale la affidai a mio figlio Filippo
A Filippo andarono : paesi bassi, Spagna e le colonie Dell America e d Africa. A Ferdinando andarono : Austria, Boemia e Ungheria.

Gira voce che lei sia stanco e che ha deciso di abdicare: è solo una voce o ci sono dei fondamenti?
Buongiorno a lei, è un piacere, mi dispiace dirle che non è soltanto una voce: sono stanco e provato dalla malattia, quello che ho potuto realizzare l’ho fatto, ora non ho più le forze per andare avanti. Devo vedere il passo a chi adesso può fare più di me.Un sovrano capace sa quando è il momento di andare.

Abbiamo saputo che ha voluto creare la “VIA ASBURGICA”, a quale scopo? Riuscì a raggiungere questo obiettivo?
Si è vero, volevo creare la “VIA ASPURGICA” con lo scopo di transitare merci e soldati da nord a sud e anche da est a ovest. Purtroppo non sono riuscito a raggiungere questo obbiettivo, perché il re di Francia era tutt’altro che d’accordo, lui sarebbe rimasto con poco territorio da sentirsi schiacciato tra Spagna e Francia.

Si definisce un uomo cattolico?
Si, lo sono profondamente, cerco di essere sempre un uomo giusto

Chi ha curato la sua educazione?
Mi ha educato,quando ero piccolo,mia zia Margherita,il suo consigliere,Robert de Grand,Adrion Wiele,Jiuon de Anchieta, Luis Cabezza de Vaca e Charles de poupet signore di Chaulx

Quali sono, secondo lei, gli ostacoli maggiori che incontra un imperatore ambizioso e propositivo?
La non unione tra i popoli é LA difficoltà maggiore oltre alle diverse culture, di nascita, di formazione e di vita. A volte oltre alla fatica e alla ferocia della guerra, si fa un gran lavoro a far comprendere agli altri I propri progetti. L’ambizione se utilizzata bene può essere uno strumento positivo, personale e per il popolo.

È stato difficile farsi riconoscere come re dalla Corte castigliana, quella aragonese e dalla città di Barcellona?
Si sono stato molto difficile e tormentato a causa della nobiltà spagnola che era invidiosa della mia origine che non era spagnola, la difficoltà governativa è stata molto alta anche a causa degli stranieri da cui mi facevo accompagnare, ché provenivano dalle altre parti del mio vasto impero ed in aggiunta c’erano delle città che non volevano perdere i loro diritti che avrebbero perso a causa di un impero molto vasto rispetto a come era separato prima

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