domenica 5 Maggio 2024

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Giornata contro il Bullismo e il Cyberbullismo

di admin • Pubblicato il 17 Febbraio 2022 18:09:32Osservatorio sul mondo

Violenze, fisiche e verbali, umiliazioni, vere e proprie vessazioni da parte di giovani nei confronti di altri ragazzi, che manifestano difficoltà e disagio: il fenomeno del bullismo, purtroppo, è sempre più diffuso nel nostro Paese, affiancato da alcuni anni anche dal cyberbullismo, ovvero dalla sua manifestazione virtuale, che avviene soprattutto via social media. Oggi, 7 febbraio, ricorre la Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita dal 2017, per sensibilizzare la collettività su tali tematiche ed esprimere un deciso “no” ad ogni forma di prepotenza e di violenza.
Se volessimo dare una definizione, potremmo dire che il bullismo si manifesta con atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica e psicologica commesso da un individuo “forte” nei confronti di un altro “debole” in modo intenzionale e ripetuto nel tempo. E non si tratta solo di atteggiamenti provocatori o di derisione – tipici tra gli adolescenti ma non per forza pericolosi – ma anche di vere e proprie aggressioni, intenzionali e ripetute nel tempo, che coinvolgono soprattutto i giovani tra i 7 e i 18 anni e portano allo sfinimento chi ne è vittima. Promozionale
Chi subisce bullismo, soprattutto se in modo reiterato nel tempo, può sviluppare depressione, isolamento, apatia, fino a comportamento con tendenze suicide e abuso di sostanze stupefacenti. Ecco perché è importante non far scendere l’attenzione su questo tema: ogni ragazzo potrebbe essere potenzialmente a rischio. E’ importante per tutti conoscere un fenomeno che negli anni si è diffuso tra i giovanissimi anche per identificare i segnali e prevenire certi comportamenti.
ll fenomeno riguarda ragazzi e ragazze e si manifesta soprattutto in ambito scolastico, in strada, nei locali, nei luoghi di ritrovo dei giovani e, ormai, sui social o nelle chat spesso condivise con la vittima.
Attraverso alcuni segnali, che i ragazzi manifestano, si possono prevenire anche gravi ripercussioni, sia fisiche che psicologiche, che possono indurre la vittima a commettere gesti estremamente gravi
Sensibilizzare i giovani, le famiglie e i docenti è il compito che da molti anni ormai anche la Polizia di Stato si è prefissata di portare avanti per combattere il fenomeno; gli esperti della Postale hanno stilato una serie di suggerimenti per riconoscere i segnali di malessere manifestati dai ragazzi perché ogni cambiamento repentino e rapido di umore, un cattivo rendimento scolastico o la chiusura in sé stessi possono, in realtà, nascondere un disagio che merita di essere approfondito.
I ragazzi spesso non hanno un’adeguata consapevolezza di quanto i “dispetti” online, le prese in giro possano avere effetti dolorosi sugli altri. Va insegnato loro ad avere rispetto della privacy online e di essere riservati con le proprie immagini e quelle degli altri. La diffusione e la detenzione di materiale illegale è un pericolo reale. I ragazzi vengono continuamente aggiunti in gruppi di messaggistica istantanea da altri coetanei, conoscenti e amici. Non sempre prestano le dovute attenzioni alla natura di questi gruppi e alle foto e filmati che ci si scambia. È importante che sappiano che chiunque contribuisca a diffondere immagini sessuali e di violenza che riguardano bambini e ragazzi minorenni commette un reato.
Per i genitori è utile sapere le dinamiche del cyberbullismo: se prima alcune prese in giro avvenivano durante la ricreazione sotto gli occhi vigili delle insegnanti, oggi avvengono mentre i ragazzi sono collegati online, mentre scrivono sulla chat di classe con una forza aggressiva amplificata dagli effetti della viralizzazione e dell’opportunità di fare una comunicazione diretta a centinaia di persone contemporaneamente.
A tal proposito, la Campagna educativa della Polizia postale “Una vita da social” giunta alla IX edizione, mira a sensibilizzare i ragazzi sui pericoli della Rete: gli specialisti, a bordo di un truck allestito con un’aula didattica, cercano, con un linguaggio diretto ed efficace, di spiegare i fenomeni connessi alla violenza in Rete segnalandone non solo le implicazioni di carattere giuridico, ma anche gli effetti che possono avere sulla vita dei giovani.
E’ da dire però che da cassa di risonanza del male le nuove tecnologie possono  trasformarsi in uno strumento costruttivo in molte scuole partirà un progetto che permetterà grazie a delle mattonelle decorate, che però non hanno uno scopo ornamentale, bensì educativo, di aiutare quei ragazzi che magari si trovano in profonda difficoltà e che non riescono a confidarsi con nessuno, infatti sulla loro superficie sono impressi Qr code da cui i ragazzi possono collegarsi a contenuti web con informazioni, riflessioni e contatti sul tema e magari trovare così il coraggio di farsi aiutare ad uscire da una situazione di sofferenza e disagio fisico e psicologico e nella speranza che questo progetto possa magari arrivare a più  ragazzi e scuole possibili e alleviare tante sofferenze credo sempre che se ognuno ritrovasse negli occhi dell’altro solo un po’ di se stesso il mondo sarebbe sicuramente un mondo migliore.

 Giustiniani Camilla 2F