Affrontando l’argomento sul bullismo nell’arte mi sono resa conto che gli artisti del passato hanno trattato raramente l’argomento del bullismo nei loro dipinti.
Infatti molti comportamenti che oggi definiamo Bullismo esistevano nel passato ma venivano considerati normali, un po’ per ignoranza un po’ perché venivano accettati dalla società.
Solo nella metà dell’800 in Italia e in Europa si può trovare qualche opera sull’argomento.
Ad esempio BULLYNG di Edel Rodriquez(1971):

In cui anche se i personaggi hanno un aspetto adulto rappresentano bene le situazioni vissute dagli adolescenti.
Il bullo assume una dimensione gigantesca e attraverso la violenza verbale divora le sue vittime.
O ancora BULLYNG di Matt Mahurin:

Che rappresenta il bullismo femminile di solito meno trattato, nel quale cambiano le dinamiche ma le conseguenze sono le stesse, forse anche più gravi visto la maggiore sensibilità delle donne.
O anche BULLY AFTER di Norman Rokwell:

Che racconta l’epilogo di un atto di Bullismo.
Per fortuna ai giorni nostri ci siamo resi conto della pericolosità e della diffusione sempre più alta del Bullismo, se ne parla molto e nascono fantastiche creazioni come quella:
“VAI OLTRE IL BULLISMO” che sfruttano lo STREET ART per sensibilizzare i ragazzi a quest’idea:

Sono stati realizzati 6 Murales nelle scuole del Lazio da alcuni artisti internazionali come: Luca Barcellona, Warios, Daniele Tozzi, Brus, Diamond e Fabio Persico che raffigurano alcune delle frasi più diffuse tra i Bulli ma finiscono con 3 puntini  di sospensione.
Il finale della frase è coperto e sono stati i ragazzi a scoprire che proprio il finale può cambiare il senso della frase da negativo a positivo.
Ad esempio: ”Ti aspetto fuori…

                         PER ANDARE A CASA INSIEME”

Riportando l’Hashtag: #Cambiailfinale.
Speriamo che questo ci faccia riflettere e che ognuno di noi capisca che si può davvero…CAMBIARE IL FINALE!!!

Camilla Menna 2A

A cura della prof.ssa Cutrì Adriana