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6 Marzo ”La Giornata dei giusti”

di admin • Pubblicato il 04 Marzo 2022 21:20:55Osservatorio sul mondo

PER CHI HA FATTO E FARÀ DELLA PROPRIA VITA STRUMENTO DI GIUSTIZIA PER GLI ALTRI.

Il 6 marzo si festeggia la ” Giornata dei Giusti dell’ Umanità”, un modo simbolico per ricordare chi ha fatto del bene salvando vite umane, anche sacrificando la propria esistenza: chi si è battuto in favore dei diritti umani durante i genocidi, chi ha lottato in nome delle discriminazioni, chi non si è piegato ai regimi e ai poteri assoluti e sbagliati. La Giornata è stata istituita il 10 maggio 2012 dal Parlamento Europeo, in Italia è stata riconosciuta ” solennità civile” a dicembre 2017: quest’ anno la celebrazione avrà un valore particolare, poiché ricorre il 10° anniversario dalla sua istituzione. La data del 6 marzo è stata scelta perché coincide con il giorno in cui è scomparso Moshe Bejski, magistrato israeliano superstite dell’ Olocausto ma anche animatore del Giardino dei Giusti di Yad Vashem in Istraele. Il concetto di ” Giusto” nasce dalla definizione dello stesso Had Vashem che descrive ” Giusto tra le Nazioni” , un ” non ebreo che, senza ottenerne un vantaggio proprio, ha rischiato la vita per salvare quella di un ebreo, anche solo uno, dall’ orrore dell’ Olocausto”. Partendo da qui, si è ampliato il concetto a tutti coloro, uomini e donne, che in momenti tragici della storia, si sono adoperati per difendere la vita e la dignità umana: i Giusti quindi non sono le vittime, ma quelli che si battono per salvarli. La Giornata si celebra in tutti i giardini del mondo, con lo stesso pensiero e lo stesso rispetto per chi ha immolato la sua vita per quella degli altri come Carlo Urbani, medico italiano, impegnato nella diffusione dei medicinali essenziali, che identificò per primo la SARS, o come il Premio Nobel cinese Liu Xiaobo e la sua compagna, che hanno lottato per l’ instaurazione di una democrazia in Cina, rinunciando alla propria libertà. La lista sarebbe lunghissima, non basterebbero quaderni interi, perché gli uomini giusti, per nostra fortuna sono stati tanti, la storia ne e’ piena. Ma mi riempie il cuore vedere come la storia odierna ne conti altrettanto, alcuni famosi, altri nell’ ombra, magari dimenticati ma decisivi in gesta eroiche che hanno salvato vite umane. Il concetto di giustizia è spesso dimenticato, o a volte usato a sproposito, tirato di qua e di là: messo dovunque, in discorsi di Capi di Stato, per giustificare le proprie azioni, in leggi e codici che possono apparire giusti ma che troppo spesso dimenticano le minoranze e le diversità. La Giustizia ci manca perché a volte è muta e non fa sentire la sua voce, ma gli uomini giusti quelli ci sono, e lottano, gridano, si sacrificano anche se spesso non hanno abbastanza strumenti e soccombono a qualcuno più forte di loro, ma ingiusto. Dovremmo fare nostro da subito il concetto del sacrificio per gli altri, il battersi per fare rispettare i diritti altrui, il prendere posizione su alcuni discorsi anche se scomodi. Siamo giovani, ma non siamo stupidi: quello che succede nel mondo ” è nostro” e deve farci riflettere. La guerra che è ormai da qualche giorno “compagna” delle nostre giornate è l’ esempio più forte di ” Uomini Giusti” e di diritti violati. Giusti sono quei poveri civili che si sono armati per difendere le proprie famiglie e le proprie città: giusti sono coloro che stanno aiutando attivamente i profughi, aprendo le porte delle proprie case, dividendo quel poco che hanno. E ancora giusti sono quelli che si mettono davanti ai carri armati,volendo ribadire che la guerra è morte, è devastazione, è ingiustizia. Non conosceremo i nomi di tutte queste persone, perché molti moriranno, ma non importa, per me saranno ” I Giusti che hanno ucciso la Guerra” o anche solamente ” La guerra dei Giusti”, di coloro che vogliono rimanere nella propria terra e avere un’ identità. Il mondo è pieno di queste storie, di queste guerre inutili e tragiche, ma chi ha la giustizia nel cuore non può accettarle e restare in silenzio. Il 6 marzo celebriamo tutti coloro che hanno fatto del bene per gli altri, ma ricordiamo anche questa povera gente, senza nome che si sta battendo per i diritti del proprio paese, affinché ” la giustizia prenda il potere”. Il 6 marzo sia da insegnamento a tutti, specialmente a noi ragazzi, perché nel nostro piccolo, possiamo essere ” giovani uomini giusti”, facendo sentire il nostro messaggio con il quale arricchire tutte le nostre azioni. Compagni di classe, amici del pomeriggio, genitori, sconosciuti tutti meritano il nostro ” essere giusti”: viviamo la nostra età e il nostro mondo, non dimenticandoci  mai questo concetto, combattendo anche le piccole ingiustizie quotidiane, difendendo i diritti di chi a volte è dimenticato. Il mondo è fatto di maggioranze, ma anche di tante minoranze, che lo rendono diverso, colorato, interessante: e sono proprio le minoranze che hanno bisogno dei Giusti, anche di quelli giovani come noi.

RICCI GIULIO II F