domenica 5 Maggio 2024

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In ricordo delle vittime della mafia

di admin • Pubblicato il 21 Marzo 2022 20:51:00Osservatorio sul mondo

Dal 1996, il 21 marzo di ogni anno viene scelta una città diversa per la commemorazione di tutte le vittime innocenti causate dalla mafia. Una serie infinita di storie di uomini e donne, circa 1600, che hanno pagato con la vita il coraggio di opporsi e resistere alla violenza mafiosa. A scegliere questo giorno fu Don Ciotti dopo un incontro avuto con la madre di Antonino Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone ucciso insieme a lui, durante la commemorazione nel primo anniversario della strage di Capaci. Questa giornata nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio in quel terribile attentato e non sente pronunciare da nessuno il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata. Don Ciotti scelse così, come giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia, il primo giorno di primavera che sta a simboleggiare il desiderio di rinascita, per farli vivere ancora, per non farli morire mai.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino furono due magistrati siciliani che dedicarono la loro vita alla lotta contro la Mafia.  In un caldo sabato di maggio, un’esplosione squarcia l’autostrada che collega l’aeroporto di Punta Raisi a Palermo, nei pressi dell’uscita per Capaci: 5 quintali di tritolo distruggono cento metri di asfalto e fanno letteralmente  saltare in aria le auto blindate.  Il 23 Maggio 1992 muore Giovanni Falcone. Il 19 Luglio dello stesso anno ci fu una tremenda esplosione a Palermo in Via D’Amelio dove si trovava Paolo Borsellino. Anche lui morì sul colpo. 
I due magistrati siciliani sono ricordati come “servitori dello Stato ”perché dedicarono tutta la loro vita alla lotta contro la mafia, riuscendo a scoprire gli aspetti più nascosti di essa grazie al sistema dei pentiti; cioè ex mafiosi disposti a collaborare con lo Stato per far catturare e processare i capi della mafia e tutti coloro che ne facevano parte nel tentativo di bloccare o almeno indebolire  le organizzazioni mafiose.
Il fenomeno della Mafia è in circolo tutt’ora creando numerose vittime. E’ un parassita presente in tutta Italia e in tutto il mondo che provoca gravi danni alla società. Come Falcone e Borsellino, ci furono moltissimi persone che andarono contro la Mafia. Affrontarono con coraggio quell’orribile parassita, consapevoli a cosa andavano in contro. E noi, oggi, li ricordiamo e li  ringraziamo per questo.

Francesca Scrocca 2F