domenica 5 Maggio 2024

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29 APRILE 2022, giornata internazionale della Danza

di admin • Pubblicato il 01 Maggio 2022 14:02:57Osservatorio sul mondo

Il 29 aprile si è celebrata la Giornata Internazionale della Danza, creata dal Comitato della Danza dell’ International Theatre Institute, il principale partner dell’ UNESCO per le arti performative. La data non è stata scelta a caso:  il 29 aprile si commemora la nascita di Jean – Georges Noverre grande coreografo e ballerino francese considerato l’inventore del balletto moderno. La danza ed il suo linguaggio esistono fin dall’ era primitiva, dagli Egizi , dai Greci, perché ogni popolo ha cercato sempre di utilizzare il corpo come portatore di qualche messaggio. Si ballava intorno ai fuochi, davanti alle acque , vicino agli altari, ogni danza aveva uno scopo preciso e recava con sé un messaggio. Oggi quest’ arte ha assunto un valore diverso sia che si faccia per passione sia che diventi una professione vera e propria. Il ballo è diventato comunicazione, il movimento del corpo non è più fine a se stesso ma porta con sé qualcosa che va oltre: spesso infatti gli spettacoli, le kermesse si realizzano a tema, in memoria o in onore di qualcosa, e in quel caso i danzatori si muovono cercando di trasmettere a chi li guarda le loro sensazioni, le loro paure, i loro sentimenti. Si perché quello che si vede su un palco è il frutto di un lavoro non solo tecnico di passi, ma di un lavoro interno che ogni ballerino fa per fare suo un sentimento, uno stato d’ animo, che arrivi poi ad ogni spettatore. Ma la danza è anche un mondo privato, è un qualcosa che si balla da soli in una stanza, perché ballare fa stare bene: il corpo si muove e la mente si svuota,  ci si annulla completamente in quello che si sta facendo. Non importa quanto si è bravi, quanto tecnicamente si è preparati, se si ama ciò che si sta facendo il messaggio arriverà lo stesso. Per questo anche le Istituzioni, dovrebbero riconoscere a questa disciplina maggiori aiuti, maggiori incentivi , perché le scuole, le accademie e le arti in genere vanno protette come un ” Bene collettivo”.Io sono stato fortunato, la mia passione per la danza ha trovato sin da subito il luogo ideale dove potersi esprimere al meglio: la mia Accademia, Beats Generation. Non è una scuola, non è una palestra, è un mondo pieno di cose, di gente diversa, di spiriti liberi, che creano, fanno, producono e condividono: è una casa che accoglie e che non giudica ma che insegna e  arricchisce. La chiamo ” mia”, non perché proprietà, ma perché da tempo ci apparteniamo: anni fa ci siamo scelti come se il destino avesse voluto farci incontrare.Lì mi sento al mio posto, a mio agio, coccolato e al sicuro: io dono a loro qualcosa di me e loro fanno lo stesso, in uno scambio continuo.In posti come questo,  diffusi in tutto il mondo la danza assume un valore molto importante, perché è uno strumento di unione, di condivisione, di libertà di esprimersi:  eh si , proprio la libertà che negli ultimi tempi a molti è stata negata. La guerra si è portata via, l’arte in tutte le sue espressioni, ha chiuso le bocche, ha fermato i corpi, ha zittito gli strumenti: ma si tornerà a fare tutto, non so dire di preciso quando, ma lo faremo, tutti insieme, noi qui e gli altri popoli nelle loro terre, nelle loro scuole, ricostruite con le forze di tutti gli  stati. Per ora possiamo fare quello che io con la  mia Accademia sto facendo: ballare e suonare per celebrare la pace, dimenticata e seppellita,  per far sentire il nostro caldo abbraccio a chi è stanco, deluso, orfano di terra , in continua fuga. Battiamo forte i nostri piedi, muoviamo il nostro corpo, tiriamo fuori tutto ciò che abbiamo dentro, anche la rabbia per quello che sta accadendo, perché anche l’ira, la vergogna, il dissenso devono ” esplodere”. Faremo tutto in modo amplificato, affinché il messaggio giunga anche alle orecchie più sorde: ricordiamoci però che la danza, come ogni forma d’ arte ,porta con sé sempre lo stesso messaggio, quello di PACE, un pace giusta a cui tutti hanno diritto.

GIULIO RICCI II F