domenica 5 Maggio 2024

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2 Giugno Festa della Repubblica

di admin • Pubblicato il 01 Giugno 2022 16:00:50La scuola dei Ragazzi e delle Ragazze

Festa della Memoria di chi ha fatto la storia del nostro paese.

Il 2 giugno si festeggerà la nascita della Repubblica Italiana: in quella data si ricorda il referendum del 1946 che, dopo la Seconda Guerra Mondiale , ha sancito la fine della monarchia e la nascita della Repubblica. Le celebrazioni coinvolgono ogni anno le Forze Armate , le Forze di Polizia della Repubblica, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale della Croce Rossa Italiana ed alcune delegazioni militari di ONU, Nato ed Unione Europea. All’ interno del protocollo è inserito anche un momento particolare in cui viene deposta una corona d’alloro al Milite Ignoto all’ Altare della Patria seguito dalla parata militare, con la partecipazione delle più alte cariche dello stato. Alla nostra giovane età non si conosce in modo approfondito la storia, o meglio non si conoscono alcuni periodi storici, ma la nostra fortuna è quella di aver con un click tutto a portata di mano e di potersi andare a documentare, per farsi un’ idea propria di quello che è stato e per comprendere appieno di quanto sia importante la memoria di un paese. Siamo abituati a osservare quello che ci succede attorno senza chiederci questo tutto da dove viene. La nostra Repubblica ha una sua identità, una sua sostanza, arrivata con sofferenza, sacrifici, vite spezzate, momenti difficili: quello che vediamo adesso è figlio di un processo lungo,che parte da lontano, da chi in prima persona ha combattuto per il proprio paese: un paese che è riuscito a diventare una Repubblica, libera, con una ricca storia alle spalle, con una memoria che ci aiuta a capire chi siamo. Mi hanno sempre insegnato che per comprendere l’ identità di un popolo bisogna conoscere la storia del passato, insomma per capire chi siamo dobbiamo conoscere chi eravamo e cosa ci ha portato al punto in cui siamo adesso. Il 2 giugno serve a questo: a ricordare gli uomini che hanno fatto la storia, quelli più conosciuti e quelli che sono rimasti nell’ombra, a capire i valori e le risorse del proprio paese, a quanto sia importante che tutti siano protagonisti della storia, in egual misura senza distinzioni di razza, di genere, di colore della pelle, di fede, perché una Repubblica libera che si definisca tale deve essere accogliente, deve condividere ciò che ha con chi ha meno. Mai questo pensiero è attuale come oggi, oggi che a pochi chilometri da noi ci sono popoli che soffrono, popoli che il loro paese hanno dovuto abbandonarlo, lasciando la terra in cui avrebbero voluto vivere,sicuri però di una cosa, della loro identità. La festa della Repubblica quest’ anno assume un carattere particolare, perché chi come noi è nato in un paese come l’ Italia, deve mettere a disposizione degli altri la propria cultura , la propria storia di paese civile e inclusivo, che ripudia la guerra come dice la nostra Costituzione. De Gregori in una sua canzone cita   “La storia siamo noi nessuno si senta escluso”, bene io non mi sento  escluso e voglio essere un protagonista, uno che può fare,e dico ai ragazzi come me, di agire,di seguire  modelli positivi: insegnanti, amici, volti noti, l’ importante è che abbiano qualcosa da dirci, che ci arricchisca e che ci faccia sentire migliori di come siamo: la storia della Repubblica per un pezzo è stata scritta, ora tocca a noi scrivere il resto. La pandemia ci ha colpito, ferendoci non poco: ci ha bloccato come in un fermo immagine, ci ha lasciato ad uno start irreale per più di due anni e quando stavamo per ripartire una guerra inutile e disonesta ci ha fatto ricordare di quanto l’ uomo abbia poca memoria, quella memoria di cui parlavo prima che ti riporta al passato e ti  fa capire che quando si spara con i fucili, con i cannoni non si uccidono solo i corpi ma anche le anime, le identità, le piccole unità che formano un popolo e con loro un pezzo di storia.Tutto questo ci fa capire quanto siamo fortunati a vivere in un paese come l’ Italia con le sue mancanze , con le cose da migliorare,con le mentalità da cambiare, con le cose storte che quotidianamente ci fanno arrabbiare. Ma la nostra Repubblica è un tesoro, un bene che va protetto, che va arricchito: sgridata quando serve e applaudita quando lo merita,ricordandoci che sono gli uomini che agiscono e che fanno la storia, quindi ci conviene ripartire da un attento lavoro su noi stessi, includendo tutti e dicendo grazie a chi ha già fatto molto ” traghettandoci come un Caronte”  fino al punto in cui siamo: facendo tesoro di quello che è stato, e cercando di fare meglio, ognuno con le proprie ricchezze interne, con quello che ha da dare.I grandi progetti si realizzano con le singole azioni e con il lavoro di tutti.

GIULIO RICCI 2°F