domenica 5 Maggio 2024

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SS1G “A. Baccelli”- IC.Tivoli 2- Tivoli centro – a.s.2022/2023

Villa d’Este

di admin • Pubblicato il 03 Luglio 2022 14:38:41La scuola dei Ragazzi e delle Ragazze

La Villa che visiteremo è una villa di età rinascimentale costruita nel 1500 dal cardinale Ippolito D’Este, discendente di un’importante famiglia italiana i Duchi D’Este, figlio del duca Alfonso, sua madre era Lucrezia Borgia la figlia di Papa Alessandro VI, quindi aveva un’importante ascendenza. In quanto secondo genito del Duca Ippolito viene avviato già da subito alla carriera ecclesiastica; ha 10 anni è arcivescovo di Milano e ha 30 viene eletto cardinale. Il sogno di Ippolito è diventare Papa ci prova ma quando capisce di non avere l’appoggio necessario di essere eletto ritira la candidatura e appoggia il candidato maggiormente favorito, cioè quello che diventerà Papa con il nome di Giulio III; quando Giulio III diventa Papa nel 1550 per ricompensarlo dell’appoggio ricevuto lo nomina governatore di Tivoli, un incarico che doveva essere particolarmente gradito, perché Ippolito era un collezionista di opere d’arte antiche. Dunque nel 1550 Ippolito arriva a Tivoli e vede che la sede del governatore era la parte di un convento Francescano che però questa sistemazione non gli piace, quindi acquisisce tutto il convento anche la parte in cui risiedevano ancora i Francescani e inizia a ristrutturarlo. In realtà il progetto di Ippolito è molto ambizioso non si limita solo alla ristrutturazione del convento, lui vuole creare una villa su imitazione delle vecchie ville romane. Oltre a ristrutturare il palazzo realizza un giardino di fontane, che già i contemporanei di Ippolito consideravano un giardino delle meraviglie e incarica per la costruzione di questo enorme giardino il napoletano Piero Ligorio Il quale non solo il suo architetto ma anche il più antiquario archeologo perché setaccia il territorio tiburtino alla ricerca delle strutture romane antiche con cui decorare la villa del cardinale.

File:Tivoli, Villa d'Este, Fontana di Venere (1).jpg - Wikimedia Commons

La Fontana di Venere è chiamata così perché la figura femminile che vedete lì reclinata è Venere, sia la statua di venere che il bacino in cui si raccoglie l’acqua sono opere antiche di età romana; se guardiamo la fontana possiamo notare subito sono le caratteristiche decorative che vedremo in tutta la villa , innanzitutto le due aquile che sono gli emblemi presenti nello stemma del cardinale d’este così come i gigli che troviamo al disopra la coppia di colonne, un altro elemento che possiamo notare sono i rami di mele di cui una è dorata   di cui fa riferimento a Ercole.
Ercole è figlio di Giove e di una mortale ; Ercole nella sua vita deve compiere 12 fatiche di cui una di queste imprese è quella di rubare il pumidoro  dal giardino delle Speridi protette dal drago Landone  dalle 100 teste.  Il riferimento alla figura di Ercole e alle mele d’oro è   perché Ercole è la divinità protettrice dell’antica tibur. Ercole si chiamava il nonno di Ippolito, Ercole si chiama il fratello di Ippolito.
Il cardinale si raffigurava in Ercole perché come esso aveva compiuto 12 fatiche, il cardinale aveva compiuto la fatica di costruire la villa .     

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Nella villa si trovava la prima fontana che raggiungeva prima l’acquedotto Rivellese, una sorgente che nasceva nel monte di Sant’Angelo. In realtà esso portava poca acqua potabile e quindi serviva anche il palazzo e poi viene aperta un’altra via d’acqua che alimentava le fontane.
Il primo piano del palazzo è l’appartamento del cardinale dove lui abitava, la decorazione di essa è a cassettoni dipinti dove al centro vi si trova lo stemma del cardinale affiancato da due aquile . I successori in parte finiranno i lavori della villa ma non rispetteranno i piani in cui doveva essere finita di costruire. Ippolito decide che la villa andrà ai duchi e i cardinali della Villa, quando lui muore nel 1792 la villa passa a suo nipote Luigi; quando poi Luigi muore, la villa va nelle mani del sacro collegio dei cardinali che non hanno nessun interesse  mantenere la villa.
Nel 1599 viene eletto un nuovo cardinale, Alessandro D’ este, papa Gregorio  XV  farà il cambio del testamento e poi la ville passerà nelle mani della famiglia D’Este che la terrà fino alla fine del 1700, completando i lavori fino alla morte del cardinale.
Nel piano inferiore troviamo il corridoio della Manica Lunga dove si sono tre fontane inattive. Ora da qui si entra nel primo ambiente del piano inferiore dove la decorazione è molto diversa e dove il cardinale viveva dei suoi momenti di vita privata. Lui era un patrono delle arti , nella sua corte c’erano molti artisti e poeti letterali. La sala di Noè rappresenta biblico di quando Noè stringe un’ alleanza con Dio.
Nel secondo ambiente c’è la sala tiburtina.                                                                                                     Chi veniva a trovare il cardinale passava dal basso, ossia doveva attraversare tutto il fantastico giardino ed osservare tutte le fontane e giochi d’acqua.
Uscendo arriviamo nel giardino dove ci sono numerose fontane tra cui le 100 fontane che sono molto famose, poi c’è la fontana dell’Organo, la fontana di Venere, la fontana di Nettuno, la fontana dell’Ovato, la fontana della Natura, la fontana del Bicchierone e la fontana la Rometta.
La più particolare è la fontana dell’Organo ed è un nicchione che si apre al di sotto della terrazza del palazzo e  fa parte del complesso dei Giardini del Quirinale, la miscela di aria e acqua discendeva in un tubo verticale e raggiungeva uno stagno detto camera del vento.

Classe 2F