lunedì 29 Aprile 2024

Scuol@ebook

SS1G “A. Baccelli”- IC.Tivoli 2- Tivoli centro – a.s.2022/2023

Gli studenti dicono NO! al BULLISMO,”SI” alla PACE

di admin • Pubblicato il 20 Novembre 2022 19:35:30La scuola dei Ragazzi e delle Ragazze

16 Novembre 2022 – INCONTRO SENSIBILIZZAZIONE SUL BULLISMO PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI TERZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 G.A BACCELLI TIVOLI -COMPAGNIA CARABINIERI DI TIVOLI

Il 16 novembre si è svolto presso l’Istituto Baccelli di Tivoli, l’incontro con la Legione dei Carabinieri di Tivoli, con la partecipazione del luogotenente Scupola, della Compagnia Carabinieri di Tivoli, del Tenente Giovanni Casamassima e del Generale Tiziano Fabi, volto a sensibilizzare gli alunni sia sul tema del Bullismo, sia sul tema della legalità, argomento centrale del concorso indetto proprio dall’Associazione Nazionale Carabinieri Tivoli. A turno le classi si sono susseguite nella palestra della scuola, interfacciandosi con gli esponenti dell’Arma, con domande e curiosità su un argomento come il bullismo che li interessa molto da vicino. La scuola poi è l’ambiente giusto, perché dopo la famiglia, è posto dove i ragazzi passano gran parte della loro giornata, dove allacciano relazioni con i propri coetanei, dove nascono i primi amori e i primi conflitti. Il discorso ha avuto inizio con la  descrizione del “Bullo”, su cosa è, come si muove e perché si comporta in quel modo. Il bullo è un arrogante, un violento, uno che ha perso ideali e buoni propositi, ma allo stesso tempo un debole, perché si accanisce con cattiveria su chi è in difficoltà, su chi soffre, su chi ha una diversità, non comprendendo che quest’ ultima può essere ricchezza per chi sa guardarla. Il bullo osserva con attenzione e sceglie con cura, sa perfettamente chi colpire e quando colpire: sa ferire nell’anima, con parole, gesti, ripetuti e continui. Giorno dopo giorno la vittima viene tartassata, destabilizzata,martellata da una situazione invivibile che spesso porta, inevitabilmente, a terribili finali. Ci si sente sconfitti, svuotati, in colpa per essere come si è; in quel momento servirebbe una parola di conforto, qualcuno che ci aiutasse a rialzarci, che ci spingesse a reagire o che semplicemente stesse dalla nostra parte. Se non trova ostacoli il bullo, nella sua mediocrità, insiste, continua, persevera, perché non comprende ciò che sta facendo, non ha gli  strumenti adatti, amore, empatia, accettazione di ciò che appare diverso e non sbagliato.  L’ostacolo dobbiamo essere noi, con la nostra ” Partecipazione attiva”, con la nostra voglia di giustizia, di rispetto, con il desiderio di dire ” voglio essere così come sono”. I rappresentanti dell’Arma hanno voluto inoltre sottolineare quanto sia importante non essere indifferente e quanto sia fondamentale parlarne, con un adulto, con un genitore, con un amico: è importante comunque chiedere aiuto, principalmente quando si capisce di non potercela fare da soli. E la vittima è sola, esclusa dal gruppo che si trasforma in branco, additata e derisa da chi si sente ” affine” al bullo di turno, da chi ha deciso di stare dalla parte sbagliata. Perché ricordiamoci che non si è mai dalla parte giusta, quando un nostro comportamento è causa di sofferenza altrui. A volte non sono solo i gesti ma anche le parole a ferire, perché hanno un peso, un frastuono, un eco che riecheggia nella testa: sei grasso, sei brutto, quattrocchi, ti vesti male, sei ridicolo, una semplice parola può trasformarsi in un’ arma. Questo fenomeno poi, ha acquistato una risonanza maggiore con l’avvento dei social, dando vita al Cyberbullismo, pericoloso e subdolo. L’ incontro si è poi concertato

sul 3° Concorso tiburtino della A.N.C. di Tivoli, che quest’ anno ha come argomento centrale “L’ Educazione alla Legalità” e sarà dedicato alle figure dei Magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, in occasione del trentesimo anniversario della loro morte. La storia di questi due magistrati, che già conoscevamo, ci commuove ogni volta che la risentiamo. Amici fraterni, compagni di scuola, divisi per un periodo della loro vita e poi riuniti per affrontare un nemico comune, la Mafia; si sono battuti per combattere l’arroganza, la criminalità, il mal costume, la corruzione. Due anime possenti, strutturate, che non si sono fermate di fronte al pericolo, alla minaccia di morte, che come un’ombra, li ha sempre accompagnati. Sono un esempio importante di rispetto, di sacrificio, di lealtà, di correttezza: un insieme di virtù che servono per contrastare l’illegalità e anche il ” bullismo”. Gli esempi nella vita sono importanti, perché sono vie da seguire e insegnamenti da abbracciare. Nel nostro piccolo, nel quotidiano dovremmo farli nostri, perché girarsi dall’ altra parte, non vedere chi soffre, tacere e far finta di niente è un atteggiamento che si può definire mafioso, diverso per entità ma sbagliato allo stesso modo. Falcone e Borsellino hanno cercato di fare proprio l’opposto; combattere l’indifferenza, il silenzio, il ” non ho visto”, “non so”, “non ricordo”.

I rappresentanti dell’Arma con le loro parole, nell’ incontro hanno cercato di farci capire proprio questo: l’importanza della legalità e della partecipazione attiva di tutti, due delle tracce su cui verterà il Concorso, al quale se ne  unisce una terza, importantissima, ” la pace tra gli uomini”, desiderio anelato come non mai in questo momento storico. La pace che non può esistere se non c’è collaborazione, se non c’è unità di ideali, se non si vuole il bene comune e per tutti, sia nel piccolo gruppo di scuola sia nei rapporti tra i paesi. E l’Arma si rivolge ai ragazzi, alla scuola, dove la Legalità e il Rispetto, dovrebbero essere assolute protagoniste e dove invece molto spesso il Bullismo la fa da padrone. Attraverso disegni, sculture testi o video, e quindi attraverso l’arte, si chiede agli studenti di comunicare il loro pensiero, perché è proprio dai giovani che deve partire un messaggio positivo, un abbraccio di speranza e di pace, un sentimento di unione e condivisione che non lascia spazio al Bullo e a chi non vuole seguire le regole.

Giulio Ricci 3F